Un baco nel codice di Facebook ha generato una condivisione non richiesta di dati utente tra contatti che nulla hanno in comune, a parte le “raccomandazioni” per nuovi “amici” – spesso casuali – proposte dal social network.
Il team “White Hat” della società di Mark Zuckerberg ha comunicato l’esistenza del bug a cose fatte, vale a dire dopo che un ricercatore esterno ha avvertito i responsabili della sicurezza di Facebook che a loro volta sono passati a studiare infine a correggere il problema.
Se le raccomandazioni per nuovi contatti sono l’origine del baco , l’effetto maggiormente deleterio è quello provocato dall’uso dello strumento Download Your Information (DYI) per archiviare un intero account Facebook: nel caso in cui un utente coinvolto nel problema avesse usato il suddetto tool, assieme alle indicazioni per nuovi amici si sarebbe trovato in archivio numeri telefonici ed email a cui in realtà non avrebbe dovuto avere accesso.
Per risolvere il problema Facebook ha disabilitato l’uso del tool DYI prima di chiudere il bug, ha verificato che tutto funzionasse a dovere dopo l’aggiornamento del codice e ha infine riabilitato la funzionalità incriminata.
Secondo le stime del social network, a essere coinvolta nel baco delle condivisioni indesiderate sarebbe stata una percentuale minima dell’intera utenza (0,54 per cento) vale a dire 6 milioni di persone .
Facebook si scusa infine per una situazione che si spera non si verificherà più e riafferma il rispetto per la sicurezza nella gestione dei dati degli utenti.
Alfonso Maruccia