Datagate, le intercettazioni dell'era Bush

Datagate, le intercettazioni dell'era Bush

Procede regolare la pubblicazione di documenti riservati sulle attività di spionaggio distribuito messe in piedi dalla NSA e dal resto dell'intelligence statunitense. Che intercetta i metadati delle email da più di 10 anni
Procede regolare la pubblicazione di documenti riservati sulle attività di spionaggio distribuito messe in piedi dalla NSA e dal resto dell'intelligence statunitense. Che intercetta i metadati delle email da più di 10 anni

Le informazioni riservate sottratte da Edward Snowden all’intelligence statunitense saranno anche al sicuro, ma non per questo il fluire dei “leak” pubblicati dai giornali – e dal Guardian in particolare – si sono interrotti. L’ultima rivelazione riguarda Stellar Wind , ennesimo programma di sorveglianza della NSA dedicato alla raccolta dei metadati della posta elettronica.

Il Guardian pubblica il documento ufficiale che descrive le specifiche di Stellar Wind, opera di intercettazioni dei campi “Da:”, “A:” e “Cc:” di ogni email scambiata sulla rete statunitense fra cittadini locali e stranieri, una massiccia raccolta dati avviata nel 2001 sotto l’amministrazione Bush.

L’opera di sorveglianza di Stellar Wind era così estesa da sollevare una specie di rivolta interna degli alti papaveri del Dipartimento della Giustizia e dell’FBI nel 2004, rivela il Guardian , rivolta che ebbe però il solo risultato di far riemergere il programma sotto nuove spoglie fino alla sua interruzione nel 2011.

L’amministrazione Obama ha infatti avuto il merito di chiudere Stellar Wind, anche se la raccolta di metadati (sulle email e non solo) continua oggi senza posa per mezzo di nuovi programmi di intercettazione a strascico ancora più pervasivi ed estesi.

Sia come sia, le rivelazioni su Stellar Wind hanno il merito – tra le altre cose – di ” vendicare ” Mark Klein, tecnico di AT&T ora in pensione che anni addietro svelò i primi scandali sulla sorveglianza collaborativa di AT&T e dell’intelligence a spese dei cittadini statunitensi.

Alla tentacolare e onnipresente dragnet americana ha partecipato attivamente anche la CIA, conferma EPIC ottenendo trasparenza su documenti ufficiali prima segreti, anche se in teoria al controspionaggio sarebbe vietato partecipare allo spionaggio domestico. Per quanto riguarda l’Italia, invece, il governo rassicura il Parlamento circa l’ estraneità dei servizi segreti nostrani – soggetti al controllo del Garante della Privacy, nientemeno – allo scandalo PRISM.

E mentre Richard Stallman continua a invocare un abbandono in massa delle piattaforme di cloud computing – e del computing remoto eterodiretto come idea in generale – le autorità statunitensi rispondono alla pubblicazione di documenti riservati censurando l’accesso al Guardian nelle basi militari e minacciando l’Ecuador nel caso in cui decidesse di accogliere il traditore (o esule a seconda dei punti di vista) Edward Snowden.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
1 lug 2013
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