Il pallone senziente

Il pallone senziente

Traccia l'efficacia del tiro per offrire un feedback preciso a giocatori e allenatori
Traccia l'efficacia del tiro per offrire un feedback preciso a giocatori e allenatori

Ci sono voluti oltre tre anni di studi e di ricerca, ma dopo tanto tempo dai laboratori Adidas giunge un nuovo pallone, che definirlo semplicemente una palla sarebbe riduttivo. Non a caso la nota azienda, che opera da anni nel settore dello sport, ha presentato il prodotto come una Smart Ball.

Smart Ball Adidas

E nell’aggettivo smart è racchiusa tutta la sua evoluzione: il pallone ha la superficie interna intrisa di una rete di sensori tutti collegati a un microchip. Sulla base dei dati rilevati, questo circuito è capace di calcolare la traiettoria, la velocità, la potenza inferta dal calcio, la rotazione, la distanza coperta e la direzione.
Tutti questi dati vengono poi inviati tramite un collegamento Bluetooth all’app installata sullo smartphone o sul tablet del giocatore e dell’allenatore.

La capacità dell’applicazione di memorizzare i dati storici e offrire un confronto con le nuove informazioni acquisite permette agli atleti e al coach di tenere traccia dei miglioramenti fisici e prestazionali oppure di rilevare eventuali difficoltà, come quelle che possono sussistere nei periodi post-trauma.

Tutti i dati raccolti, quindi, permetteranno alla squadra di avere feedback precisi sui movimenti e sulle capacità di ciascun giocatore membro.

La Smart Ball di Adidas sarà disponibile a partire dal 2014 ad un prezzo che ancora non è stato reso noto, anche se l’azienda sa già che la FIFA è restia e lenta nell’adottare nuove tecnologie in campo e per questo proporrà il pallone tecnologico ai club per le loro sessioni di training.

Adidas ancora una volta si delinea come un importante partner nel futuro del calcio, ricoprendo un ruolo che nel tempo le ha dato sempre lustro, da quando nel 1970 ha inventato l’attuale pallone a pentagoni neri su fondo bianco (noto come TelStar ), per conferirgli migliore visibilità nelle riprese televisive (all’epoca ancora in bianco e nero) dei mondiali messicani.

(via Gizmodo )

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Pubblicato il
5 lug 2013
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