NASA torna sulla Luna

NASA torna sulla Luna

Partita con successo la nuova missione (robotica) LADEE. Avrà l'obiettivo di studiare la Luna e la sua atmosfera prima di impattare mortalmente con la superficie del satellite terrestre
Partita con successo la nuova missione (robotica) LADEE. Avrà l'obiettivo di studiare la Luna e la sua atmosfera prima di impattare mortalmente con la superficie del satellite terrestre

In attesa di testare sul campo le ambizioni di NASA e delle aziende private statunitensi nell’ esplorazione umana del Sistema Solare , l’agenzia spaziale più nota al mondo ha avviato con successo la missione di LADEE o “Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer”.

L’obiettivo principale della nuova sonda robotica è quello di raccogliere informazioni sulla sottile atmosfera lunare, le condizioni della zona vicina alla superficie del satellite terrestre e le influenze ambientali sulla polvere lunare. Il tutto, spiega NASA, per risolvere incognite vecchie di decenni e permettere agli scienziati di arricchire la conoscenza sul resto dei corpi planetari noti.

LADEE, una sonda dalle dimensioni di un’auto di piccola cilindrata e dal costo di 280 milioni di dollari (per tutta la missione), è partita dallo stato USA della Virginia – una “prima volta” per una missione lunare – a bordo di un razzo-vettore della Air Force Minotaur V.

Superato un problema tecnico della prima ora , la sonda ha raggiunto sana e salva l’orbita terrestre e si prepara ora a essere proiettata verso l’orbita lunare. Qui vi giungerà il prossimo 6 ottobre, prevedono gli ingegneri NASA, studiando l’atmosfera della Luna per sei mesi prima di concludere la missione con un “tuffo” suicida sulla superficie.

Come obiettivo secondario e forse non meno importante dello studio dell’orbita Lunare, la sonda LADEE verrà usata per testare un nuovo tipo di comunicazione interplanetaria basata su tecnologia laser. La speranza di NASA è di abbandonare i vecchi sistemi a onde radio per apparati meno costosi e velocità di trasmissione dei dati incomparabilmente superiori. La latenza di tali trasmissioni, però, è tutta un’altra storia.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 9 set 2013
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