USA, la Casa Bianca preme per lo sblocco mobile

USA, la Casa Bianca preme per lo sblocco mobile

Il governo statunitense chiede alla FCC di autorizzare le attività legali di sblocco dei dispositivi cellulari, per permettere agli utenti di cambiare operatore più agevolmente
Il governo statunitense chiede alla FCC di autorizzare le attività legali di sblocco dei dispositivi cellulari, per permettere agli utenti di cambiare operatore più agevolmente

Con il supporto degli attivisti statunitensi, la National Telecommunications & Information Administration (NTIA) ha depositato il testo di una petizione con cui chiede alla Federal Communications Commission (FCC) di autorizzare le attività legali di sblocco dei vari dispositivi cellulari, per facilitare il passaggio degli abbonati tra diversi operatori wireless .

La Casa Bianca ha così ascoltato le vibranti proteste delle varie organizzazioni a tutela dei diritti dei consumatori a stelle e strisce, dopo la decisione della Library of Congress che aveva dichiarato illegali le attività di sblocco degli apparecchi mobile per cambiare operatore. Nel testo di una recente proposta legislativa avanzata al Congresso, agli utenti verrebbe garantito un diritto di sblocco per fini squisitamente legali .

Nel testo della petizione presentata ai vertici di FCC – che pure avevano già espresso parere favorevole allo sblocco dei dispositivi mobile – la nuova proposta legislativa andrebbe ad alimentare il livello complessivo di competitività sul mercato delle telecomunicazioni. Gli utenti statunitensi potrebbero dunque godere di maggiori libertà di scelta, evitando salate sanzioni pecuniarie per l’eventuale interruzione prematura di un determinato contratto d’abbonamento con un singolo carrier .

Al centro della delicata questione legislativa è finita una particolare predisposizione del testo noto come Digital Millennium Copyright Act (DMCA), che vieta l’aggiramento delle protezioni anti-copia (DRM) anche per fini squisitamente legali. La petizione depositata da NTIA rimanda alla proposta di alcuni congressmen statunitensi, per l’introduzione di eccezioni – ad esempio in caso di disturbi della vista – al divieto di aggirare i meccanismi di protezione. Soddisfazione da parte degli attivisti di Public Knowledge , che hanno comunque sottolineato come le attuali leggi sul diritto d’autore debbano essere riviste in maniera più estesa.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
18 set 2013
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