La biotecnologia come sfida all’invecchiamento, per tutelare la salute umana e – nell’ipotesi più estrema e futuristica – battere la morte. Calico (California Life Company) è il nuovo progetto di business annunciato dai vertici di Google con la speciale benedizione del CEO Larry Page, alla ricerca di una svolta epocale nello sviluppo di benessere e longevità per i cittadini digitali .
A parte i classici proclami del caso, scarsi o nulli i dettagli sulla nuova società fondata da Google con un investitore d’eccezione, Arthur D. Levinson , che si piazzerà subito al timone di Calico per la lotta allo scorrere inesorabile degli anni. Chairman ed ex-CEO of Genentech, società specializzata in attività biotecnologiche con un occhio di riguardo al DNA ricombinante, Levinson è anche noto per il suo ruolo nel consiglio d’amministrazione di Apple . In passato ha anche occupato una poltrona in quello di Google.
Lo stesso Levinson ha spiegato sul proprio profilo Plus che l’obiettivo di Calico è tentare di rispondere a domande come “Cosa si nasconde dietro l’invecchiamento? Potrebbe esserci un collegamento diretto tra alcune malattie e il processo di invecchiamento?”: Calico punta ad accogliere nelle sue fila le menti migliori che si occupano della materia, per puntare con un lavoro a lungo termine a “fare progressi nel provare a rispondere a queste domande, e migliorare la vita delle persone”. Una startup fondata da pezzi grossi che si inserisce in un settore, quello della salute, che sta diventando sempre più importante e remunerativo nei paesi maggiormente sviluppati con il costante crescere dell’età media della popolazione. L’interesse dei founder di Google per questa materia era già noto, visto che la ( ex- )moglie di Sergey Brin, Anne Wojcicki, controlla un’azienda ( 23andme ) che si occupa di mappatura genetica a scopo di prevenzione medica.
Sul progetto Calico esistono numerose zone d’ombra: ad esempio se saranno previsti dei veri e propri prodotti da immettere sul mercato della salute. Lo stesso Larry Page ha ammesso che i primi risultati concreti non potranno essere osservati prima di una o due decadi . La nomina di Art Levinson può invece essere vista come un ponte con la Mela (tra le parole di Levinson compare anche un ringraziamento al CEO di Apple, Tim Cook), mentre l’ evangelist di casa Ray Kurzweil – che pure da tempo parla delle tecnologie come modalità d’espansione del ciclo vitale – continuerà ad occuparsi di intelligenza artificiale e comprensione del linguaggio.
Mauro Vecchio