Sul sentiero digitale tracciato da Facebook, i responsabili di Google vogliono sfruttare i cosiddetti endorsement di milioni di utenti per gli appetiti più voraci degli inserzionisti pubblicitari online. L’azienda di Mountain View ha infatti annunciato una significativa revisione dei suoi termini di servizio, che verranno pubblicati sul sito ufficiale il prossimo 11 novembre .
Per evitare le incomprensioni del legalese, la Grande G ha deciso di riassumere le nuove policy in tre cambiamenti fondamentali. “Primo, un chiarimento su come il nome e la foto del profilo potrebbero apparire nei prodotti Google (fra cui recensioni, pubblicità e in altri contesti commerciali) – scrive l’azienda californiana – Secondo, un promemoria relativo all’utilizzo sicuro dei dispositivi mobili. Terzo, dettagli sull’importanza di mantenere riservata la password”.
In sostanza , il primo punto illustra come BigG avrà la possibilità di includere nomi completi, fotografie e commenti nei messaggi pubblicitari mostrati in giro per il web (o meglio, sulla sua rete di contenuti). A risultare inclusi saranno quegli utenti che avranno recensito o commentato un prodotto/servizio con un post su G+ o altre tipologie di contenuti tramite le numerose piattaforme di Mountain View (YouTube compresa).
“I consigli da persone conosciute possono essere molto utili, quindi gli amici, la famiglia e altre persone potrebbero visualizzare il nome e la foto del profilo di un utente, nonché contenuti come le recensioni che condivide o gli annunci su cui ha fatto +1 – continuano i responsabili del colosso californiano – Ciò accade solo quando l’utente svolge un’azione (fa +1, aggiunge un commento o segue qualcuno) e le uniche persone che vedono tutto questo sono quelle con cui l’utente ha scelto di condividere tali contenuti”.
A partire dal prossimo 11 novembre, gli apprezzamenti degli utenti di Google saranno disponibili in una rete di oltre 2 milioni di siti legati al suo network pubblicitario, che vengono visualizzati da circa 1 miliardo di persone nel mondo. L’azienda di Mountain View ha comunque specificato che le nuove policy saranno valide solo per utenti maggiorenni, e che sarà prevista un’opzione di opt-out per non farne parte . Ma gli inserzionisti già si leccano i baffi per questa nuova possibilità di maturare una fiducia nei confronti dei propri brand grazie alla sponsorizzazione personale degli utenti di BigG.
Mauro Vecchio