Ogni giorno, milioni di downloader vanno alla ricerca delle ultime uscite cinematografiche o televisive per il consumo in violazione del diritto d’autore, in mancanza di offerte messe a disposizione dal mercato ufficiale sulle principali piattaforme della distribuzione legale. Al Mercatus Center della statunitense George Mason University , un gruppo di ricercatori ha lanciato il servizio PiracyData.org , strumento analitico che parte dai dieci film più scaricati della settimana – la classifica è della testata specializzata TorrentFreak – per andare a scoprire l’esistenza di soluzioni alternative fornite online con il benestare dei legittimi titolari dei diritti.
All’inizio di ogni settimana, PiracyData.org mescola i numeri riportati da TorrentFreak con i risultati restituiti dal motore di ricerca CanIStreamIt? , che evidenzia la disponibilità di un determinato film su piattaforme di streaming (Netflix o Amazon Prime) o per l’acquisto dagli store digitali (iTunes, Google Play). I risultati ottenuti dai ricercatori statunitensi sono sorprendenti: solo la metà dei film più scaricati risulta effettivamente disponibile per il download legale , mentre solo un terzo può essere noleggiato e nessuno è visibile grazie ai più importanti servizi di streaming.
Da un portavoce della Motion Picture Association of America (MPAA) è arrivata una secca replica , dal momento che un contenuto molto popolare tra gli scariconi – la serie televisiva The Walking Dead – resta a disposizione per lo streaming gratuito sul sito ufficiale del broadcaster AMC , distribuito in oltre 120 paesi del mondo il giorno dopo la messa in onda negli Stati Uniti. Eppure, sottolineano i produttori cinematografici, The Walking Dead ha fatto registrare 500mila download pirata in appena 16 ore .
In generale, le major di Hollywood hanno contestato apertamente i dati snocciolati dal Mercatus Center : un film come Pacific Rim , in testa alla classifica di TorrentFreak , sarebbe infatti disponibile per il noleggio in digitale, al contrario di quanto evidenziato sul sito PiracyData.org . Tra gli autori dello studio, Jerry Brito ha spiegato che, evidentemente, la versione a noleggio di Pacific Rim è stata inserita in un secondo momento, rispedendo al mittente le accuse di scarsa profondità d’analisi.
Mauro Vecchio