Bitcoin è vulnerabile al mining egoista

Bitcoin è vulnerabile al mining egoista

Una nuova ricerca evidenzia una vulnerabilità sostanziale dell'algoritmo di generazione di Bitcoin, moneta virtuale aperta a un potenziale complotto contro gli interessi generali dell'intero mercato di BTC
Una nuova ricerca evidenzia una vulnerabilità sostanziale dell'algoritmo di generazione di Bitcoin, moneta virtuale aperta a un potenziale complotto contro gli interessi generali dell'intero mercato di BTC

Oltre a essere oggetto di provvedimenti giudiziari , il mercato di Bitcoin deve fare i conti anche con le vulnerabilità e debolezze dell’algoritmo crittografico alla base della generazione (o “mining”) di BTC. Una falla recentemente individuata dai ricercatori è oggetto dello studio Majority is not Enough: Bitcoin Mining is Vulnerable , un lavoro che mette in guarda utenti e investitori dai “miner egoisti” e dalla possibilità che questi si coalizzino per gettare nel caos il mercato.

Il problema, spiega lo studio, è alla base stessa della tecnologia che ha dato origine alla moneta e al sistema di “registro” pubblico delle transazioni chiamato blockchain: un blockchain consiste nell’elenco di transazioni confermate di ogni singolo blocco generato dall’hardware informatico dei miner BTC, un sistema che in teoria dovrebbe garantire la sicurezza delle transazioni pur nel rispetto della riservatezza dei partecipanti al circuito Bitcoin.

Il problema sorge quando entrano in gioco due blockchain concorrenti, dicono i ricercatori: un numero sufficientemente esteso di sistemi di mining potrebbe generare un blockchain “privato” che tenesse traccia dei blocchi BTC calcolati in proprio, rendendolo improvvisamente pubblico e spingendo l’intero circuito a uniformarsi a esso invece di continuare a seguire quello che in precedenza era il blockchain pubblico valido per tutti.

I ricercatori stimano che occorrerebbe superare la soglia del 33 per cento dei sistemi di mining per mettere in piedi l’attacco indicato, con tutte le prevedibili conseguenze del caso: i blocchi già calcolati nel blockchain pubblico perderebbero improvvisamente di valore e i truffatori assumerebbero il controllo di una buona fetta di mercato di BTC.

La vulnerabilità del mining egoista è di tipo strutturale , avvertono i ricercatori, anche se lo studio si premura di indicare una possibile soluzione al non triviale problema: modificare il protocollo Bitcoin per aumentare la soglia necessaria a eleggere un blockchain come pubblico rispetto a un altro, con una selezione casuale del blockchain da seguire rispetto a ogni singolo sistema di mining. Tanto più che tale modifica sarebbe retro-compatibile con il protocollo attualmente in uso.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
6 nov 2013
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