Datagate, il debole di NSA per Angela Merkel

Datagate, il debole di NSA per Angela Merkel

Nuove rivelazioni di Edward Snowden sull'attività di spionaggio dell'intelligence USA (e UK), con focus questa volta rivolto verso una ristretta cerchia di leader mondiali, e verso la Cancelliera tedesca in particolare
Nuove rivelazioni di Edward Snowden sull'attività di spionaggio dell'intelligence USA (e UK), con focus questa volta rivolto verso una ristretta cerchia di leader mondiali, e verso la Cancelliera tedesca in particolare

Mentre Barack Obama gioca al bravo presidente proponendo riforme sulle intercettazioni che non riformano molto, i documenti forniti da Edward Snowden continuano a svelare nuovi particolari sul Datagate e l’attività di tecnocontrollo di NSA e agenzie sodali. Un’attività che non si ferma davanti a nessuno, soprattutto quando si tratta di spiare i capi di stato stranieri.

Il programma NSA del giorno si chiama Nymrod , ed è pensato per tenere sotto stretto controllo 122 leader mondiali comprendenti target prevedibili (presidenti di Siria e Colombia) e altri meno prevedibili, con un’attenzione tutta particolare dedicata alla Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Nymrod assembla rapporti estraendo dati da fax, telefonate e comunicazioni digitali intercettate, con l’obiettivo specifico di identificare informazioni relative agli obiettivi ad alta priorità che sarebbe difficile estrapolare altrimenti.

Al programma Nymrod partecipa anche la britannica Government Communications Headquarters (GCHQ), immancabile e fedele controparte “atlantica” della NSA che, per spiare Merkel, ha preso di mira e si è infiltrata in tre diverse aziende IT tedesche e cioè Stellar, Cetel (entrambe specializzati in comunicazioni satellitari) e il fornitore di apparecchiature di rete IABG.

Non è la prima volta che i documenti di Snowden rivelano l’ interesse “particolare” di NSA per Angela Merkel, anche se la posizione ufficiale dell’intelligence statunitense non cambia e consiste in un diniego netto di qualsivoglia attività di spionaggio ai danni della Cancelliera.

Mentre la NSA nega, le aziende coinvolte loro malgrado nel Datagate continuano a far sentire la propria voce accusando gli Stati Uniti di comportamento ipocrita: Huawei è impegnata nel tentativo di capire quanto ci sia di concreto nelle infiltrazioni dell’intelligence USA denunciate nei giorni scorsi , e il vice-presidente della società evidenzia come, nel caso in cui le parti fossero invertite (USA spiati dai cinesi), a quest’ora si starebbe gridando allo scandalo e innumerevoli voci si sarebbero levate a difesa della libertà a stelle e strisce.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
1 apr 2014
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