Il Guardian ed il Washington Post si sono aggiudicati il premio Pulitzer per la categoria di servizio pubblico : a farglielo guadagnare, i reportage con cui hanno seguito le rivelazioni sui programmi di intercettazione della National Security Agency .
Secondo il comitato Pulitzer, in particolare, i due giornali hanno avuto il merito di ricevere e pubblicare i documenti riservati ottenuti da Edward Snowden che hanno gettato luce sulle intercettazioni massive condotte dall’agenzia di spionaggio a stelle e strisce.
In questo modo, grazie ad una serie di articoli, i due giornali hanno divulgato alcuni tra i documenti più scottanti della storia del giornalismo statunitense.
In un comunicato il protagonista (indiretto) del premio, Edward Snowden, ha sottolineato che si tratta del giusto riconoscimento per la libertà di stampa e gli “sforzi dei giornalisti coraggiosi che hanno continuato a lavorare a fronte di straordinarie intimidazioni, compresa la distruzione forzata di materiali giornalistici”.
Inoltre Snowden ha dichiarato che “la decisione rappresenta una rivincita per chi crede che la collettività abbia un ruolo nel governo”: l’informazione ha saputo muovere la società civile verso un futuro più democratico.
Claudio Tamburrino