Continua il trend negativo di Nintendo: nel trimestre finanziario conclusosi a marzo, le vendite sono calate addirittura del 10 per cento (fermandosi a quota 5,6 miliardi di dollari) ed hanno fatto registrare una perdita operativa di 457 milioni.
Come già registrato nel 2013 e nel 2012 , l’azienda giapponese si deve confrontare per il terzo anno consecutivo con numeri negativi, anche peggiori delle aspettative già riviste pessimisticamente ad inizio anno.
Nonostante a gennaio Nintendo avesse abbassato le aspettative di vendita delle console Wii U e 3DS rispettivamente a 2,8 e 13,5 milioni, anche questi obiettivi sono stati mancati : le vendite hardware si sono fermate a 2,7 e 12,24 milioni.
La giapponese subisce, in particolare la pressione della concorrenza che corre più veloce: in appena sei mesi Microsoft ha venduto 5 milioni di Xbox One e Sony 7 milioni di PlayStation 4. Entrambe le concorrenti sembrano avere un appeal maggiore di Wii U.
Si tratta, anche per questo, di un andamento difficile che non sembra destinato ad essere superato nel prossimo futuro: per la Wii U, per esempio, Nintendo si aspetta ancora “una situazione complessa” in cui può barcamenarsi solo grazie alle buone performance del settore software: titoli come Mario Kart 8 e Super Smash Bros per Wii, oppure Pokemon X/Y e Animal Crossing: New Leaf per la DS continuano a vendere bene e trascinano il settore che segna alla fine di questo trimestre un più 7 per cento.
Nintendo, in ogni caso, non dispera e, anzi, per il prossimo periodo finanziario prevede nonostante tutto di invertire il trend e di tornare ai profitti: sul fronte software continuerà a puntare forte sulle possibilità ancora da esplorare offerte dalle sue piattaforme di gioco, come i vantaggi del controller Wii U GamePad, le funzionalità NFC ed i titoli della DS Virtual Console, mentre sul fronte hardware ha in programma una console destinata ai paesi emergenti.
Claudio Tamburrino