Microsoft, Patch Tuesday senza XP

Microsoft, Patch Tuesday senza XP

Il prossimo aggionamento dei prodotti software di Microsoft lascerà XP fuori dalla porta, mentre le vendite di PC crescono (anche) grazie alla fine del supporto per lo storico OS
Il prossimo aggionamento dei prodotti software di Microsoft lascerà XP fuori dalla porta, mentre le vendite di PC crescono (anche) grazie alla fine del supporto per lo storico OS

In arrivo come al solito per il secondo martedì del mese, il Patch Tuesday di maggio sarà il primo a non contenere update per il sistema operativo Windows XP: l’oramai pensionato OS è stato aggiornato per l’ultima volta ad aprile – se si esclude la patch “fuori ciclo” di qualche giorno fa – ed eventuali falle ancora presenti nel sistema sono apparentemente destinate a rimanere tali con tutti i problemi che la cosa comporta.

Il Patch Tuesday di domani contiene 8 bollettini di sicurezza , 2 di livello critico (esecuzione di codice da remoto) e 6 classificati come “importanti”: a rischio il solito gruppetto di software Microsoft comprendente Windows, Internet Explorer (dalla versione 6 alla 11), SharePoint, Office e.NET Framework.

Microsoft comunicherà ulteriori dettagli sulle vulnerabilità dopo aver avviato la distribuzione delle patch, e come d’abitudine da qualche mese a questa parte anche Adobe si allineerà con il ciclo distributivo di Redmond rilasciando versioni aggiornate di Adobe Reader e Acrobat per OS Windows e Mac.

Alcune delle nuove vulnerabilità dovrebbero essere presenti anche su Windows XP e versioni meno recenti di Office (2003): è quindi possibile che hacker e cyber-criminali sfrutteranno la fine del supporto dell’OS per mettere alla prova i bachi o compromettere i PC ancora basati sul sistema.

Windows XP è destinato a creare problemi sul fronte della sicurezza, recita la vulgata comune, ma per quanto riguarda il problematico mercato dei PC l’effetto del pensionamento sembra essere positivo: le stime di Canalys parlano di un +5 per cento nella commercializzazione di sistemi x86 nel primo trimestre del 2014, per un totale di 123,7 milioni di macchine, con Lenovo a fare la parte del leone con 15 milioni di unità e una crescita del +10-12 per cento anno su anno.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
12 mag 2014
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