L’agenzia spaziale statunitense ha annunciato i piani per testare la tecnologia Low-Density Supersonic Decelerator (LDSD), un sistema multi-stadio pensato per garantire un “ammartaggio” sicuro a carichi quasi doppi rispetto a quelli attualmente trasportabili sul Pianeta Rosso.
Dall’esterno il modulo LDSD rassomiglia vagamente a un disco volante, mentre all’interno il sistema comprende due “deceleratori aerodinamici gonfiabili” in grado di rallentare l’entrata nell’atmosfera di un carico da una velocità di Mach 3,5 a una di Mach 2 o inferiore.
La parte finale di LDSD è composta di un paracadute dal diametro di 30,5 metri, a cui sarà assegnato il compito di far rallentare il carico da Mach 1,5-2 fino a velocità subsoniche. Il risultato finale dovrebbe essere un incremento nelle capacità di trasporto sul suolo marziano dalle attuali 1,5 tonnellate a 2-3 tonnellate – e con atterraggi più precisi, per giunta.
Il test pianificato da NASA dovrebbe tenersi fra il 3 e il 13 di giugno, con il sistema LDSD trasportato a 55.000 metri di altitudine nell’atmosfera terrestre e poi lasciato cadere verso la superficie. Il modulo per il test viaggerà a Mach 3,5, rallentando e infine ammarando nell’oceano senza danni nel caso in cui le cose vadano come previsto.
Alfonso Maruccia