AMD non è ancora soddisfatta dell’efficienza energetica che caratterizza le sue ultime unità APU , tanto che la corporation pianifica di migliorare in maniera sensibile questo aspetto nel corso delle future generazioni di processori integrati (CPU+GPU).
Da qui al 2020, promette Sunnyvale, le APU saranno 25 volte più efficienti rispetto a quelle attuali. L’obiettivo viene internamente definito come “25×20”, ed è stato presentato dal Chief Technology Officer (CFO) di AMD in persona (Mark Papermaster) in occasione della conferenza China International Software and Information Service Fair (CISIS).
I 3 miliardi di computer e i 30 milioni di server x86 oggi in circolazione consumano rispettivamente l’1 per cento e l’1,5 per cento del fabbisogno elettrico mondiale di un anno, spiega AMD , per un costo economico stimato tra i 14 e i 18 miliardi di dollari.
Una efficienza energetica superiore di 25 volte a quella attuale porterebbe naturalmente a notevoli risparmi, senza parlare dell’incremento nelle prestazioni e nella durata della batteria per quei sistemi portatili (PC e non solo) che fanno uso dei processori x86.
AMD intende raggiungere l’obiettivo 25×20 attraverso un mix di progressi tecnologici inclusivi di miglioramenti architetturali, nuove tecniche nell’uso “intelligente” dell’energia elettrica e naturalmente un utilizzo esteso delle possibilità offerte dalla Heterogeneous System Architecture (HSA).
Alfonso Maruccia