Roaming, il nuovo taglio di luglio

Roaming, il nuovo taglio di luglio

Le tariffe europee scendono con l'aumentare delle temperature. Con l'auspicio dell'Unione Europea di dare vita, entro la fine del 2015, a un mercato unico delle telecomunicazioni
Le tariffe europee scendono con l'aumentare delle temperature. Con l'auspicio dell'Unione Europea di dare vita, entro la fine del 2015, a un mercato unico delle telecomunicazioni

In attesa di conquistare il traguardo del cosiddetto roaming zero, obiettivo che l’Europa ha fissato per la metà di dicembre del 2015, continua l’erosione delle tariffe di roaming a favore degli utenti che utilizzano servizi mobile oltre le frontiere del proprio stato: dal 1 0 di luglio i massimali tariffari scendono ancora , incoraggiando i cittadini europei a non rinunciare a comunicare anche quando si trovano all’estero.

nuove tariffe roaming UE

I tagli previsti dall’Europa, che da anni si accompagnano con i caldi estivi e che dal 2007 hanno consentito di ridurre i costi per l’utente dell’80-90 per cento, agiscono nuovamente su chiamate, SMS e traffico dati: chiamare costerà un massimo di 19 centesimi al minuto (-21 per cento rispetto al 2013); ricevere chiamate costerà un massimo di 5 centesimi al minuto (-28,5 per cento rispetto al 2013); l’invio di SMS sarà tariffato per un massimo di 6 centesimi (tutte tariffe al netto dell’IVA).

La sforbiciata più consistente, quella che l’Europa definisce “il regalo d’estate della Commissione”, è stata assestata al roaming dati: si pagherà un massimo, IVA esclusa, di 20 centesimi per MB, il 55,5 per cento in meno rispetto alle tariffe che stanno per essere accantonate. Le autorità europee, inoltre, rendono noto che gli operatori mobile potranno offrire ai propri utenti “condizioni speciali” per i servizi dati, associate a determinati operatori nel paese di destinazione.

“Che senso hanno – ha osservato il Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile dell’Agenda digitale Neelie Kroes – le tariffe roaming in un mercato unico?”: il regolamento volto ad incoraggiare lo sviluppo di un unico mercato delle telecomunicazioni è stato approvato dal Parlamento UE all’inizio del mese di aprile, ora, per dirla con le parole di Kroes, “tocca agli Stati membri chiudere i giochi”.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
24 giu 2014
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