Automotive, da Intel a Google

Automotive, da Intel a Google

Intel e Ford provano a "inventarsi il futuro" dell'automotive mentre Google pensa a interfacciare i gadget mobile con il display dell'automobile. In concorrenza diretta con Apple, o forse no
Intel e Ford provano a "inventarsi il futuro" dell'automotive mentre Google pensa a interfacciare i gadget mobile con il display dell'automobile. In concorrenza diretta con Apple, o forse no

Un nuovo progetto per l’automotive prova a costruire il futuro a partire dalle tecnologie di oggi, un futuro che sarà personalizzato, a base di gesti e controllabile da remoto. Il Progetto Mobii (o Mobile Interior Imaging) è frutto della collaborazione tra Intel e Ford ed è attualmente in fase sperimentale.

E la sperimentazione è proprio il centro di Mobii, spiega Don Butler di Ford, perché le due aziende coinvolte hanno provato a mettere assieme le tecnologie dedicate ai sensori oggi disponibili per realizzare un’esperienza automobilistica “aumentata” e su misura per ogni utente/guidatore.

Con Project Mobii le auto saranno in grado di “autenticare” l’utente tramite il riconoscimento facciale (software e algoritmi Intel), abilitando tutti i parametri desiderati dall’utente in fatto di temperatura, accelerazione massima e sottofondo musicale. In caso di guidatori sconosciuti – o magari figli freschi di patente – sarà possibile impostare alcune restrizioni agendo tramite connessione remota.

E poi ancora si parla di comandi vocali o gestuali per controllare i vari sistemi dell’auto, di sensori esterni in grado di avvertire l’utente/guidatore di un imminente pericolo (o del passaggio alla corsia opposta) e un maggior livello di “connessione” dell’automobile al mondo esterno tramite Internet.

In una fase un po’ più avanzata rispetto allo stadio sperimentale di Mobii si trova invece Android Auto , nuova interfaccia secondaria integrata nel recentemente presentato Android L in grado di connettersi al sistema automotive per fornire nuove opportunità di controllo e connettività a partire dalla pagina personalizzata di Google Now.

Android Auto risiede sullo smartphone e necessità di un veicolo compatibile per poter funzionare, un requisito che non dovrebbe essere un problema visto il supporto già annunciato da parte di 40 noti marchi automobilistici incluse Fiat, Audi, Volkswagen e via elencando. Android Auto va a scontrarsi direttamente con il sistema concorrente di Apple CarPlay, una situazione che potrebbe portare a una spaccatura all’interno dell’automotive potenziato dal mobile con il supporto esclusivo per l’una o l’altra tecnologia.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
27 giu 2014
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