Privacy, tutti contro Facebook

Privacy, tutti contro Facebook

A non piacere, la gestione della privacy offerta dal social network: Max Schrems torna ad agire ricorrendo alla giustizia europea ed invocando la partecipazione degli utenti di tutto il mondo
A non piacere, la gestione della privacy offerta dal social network: Max Schrems torna ad agire ricorrendo alla giustizia europea ed invocando la partecipazione degli utenti di tutto il mondo

Facebook è stata denunciata in Austria per questioni relative alla gestione dei dati dei suoi utenti.

A depositare la nuova denuncia nei confronti del social network è Max Schrems, studente di legge austriaco che già protagonista si era schierato contro Mark Zuckerberg, in particolare davanti alla giustizia irlandese (paese dove Facebook ha la sua sede per le operazioni internazionali), attraverso le azioni del suo gruppo Europe vs Facebook .

Con tale azione Schrems è riuscito ad ottenere da parte del social network il rispetto della normativa europea in materia di protezione dei dati ed in particolare a bloccare alcune funzioni legate al riconoscimento facciale .

La nuova denuncia riguarda invece la presunta partecipazione di Facebook al programma di intercettazioni dell’NSA PRISM , la sua policy relativa alla privacy, il tracciamento di qualsiasi utente che visiti una pagina con il pulsante “mi piace” e la mancanza di un’effettiva richiesta di consenso per l’utilizzo di molti tipi di dati.

L’azione di Schrems cerca lo status di class action ed è invitato a partecipare (paradossalmente anche attraverso il sistema di login di Facebook) qualsiasi utente che non sia residente negli Stati Uniti o in Canada: la richiesta è di 500 euro di danni a favore di ognuno dei partecipanti, per i presunti comportamenti illeciti di Facebook .

Una richiesta, spiega Schrems, volutamente bassa rispetto a casi paragonabili, perché l’intenzione del procedimento rimane quello di spingere Facebook ad adeguarsi alla normativa europea in materia.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
4 ago 2014
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