Facebook, post a scadenza

Facebook, post a scadenza

Alcuni utenti potranno sperimentare la possibilità di impostare una data di cancellazione per i propri contenuti: una strada che il social network ha già tentato di battere
Alcuni utenti potranno sperimentare la possibilità di impostare una data di cancellazione per i propri contenuti: una strada che il social network ha già tentato di battere

Facebook sta sperimentato una nuova funzione indirizzata a consegnare ai suoi utenti il controllo dell’oblio legato ai loro messaggi .

La nuova funzione – apparsa già sul profilo di una piccola percentuale di utenti dell’app iOS di Facebook – dovrebbe infatti permettere agli utenti di impostare un timer di autodistruzione per i propri post , automatizzando la loro cancellazione dopo un periodo stabilito di tempo.

Dai primi screenshot divulgati dagli utenti, l’opzione permetterebbe di scegliere fra tempi di cancellazione che variano tra un’ora ed una settimana, mentre rimane il dubbio sulla permanenza del contenuto sui server di Facebook .

Il social network aveva già cercato di puntare sui messaggi “temporanei” con Poke : la visione di contenuti o messaggi inviati ad un proprio contatto poteva essere imposta come temporanea; inoltre, aveva cercato di acquisire Snapchat, servizio di messaggistica con un principio simile, e aveva lanciato sul mercato quello che sembrava un omologo, Slingshot , che poi si era rivelato come un servizio differente.

Questo, peraltro – ad appena tre mesi dal suo lancio – sembra già avere i giorni contati: sfornato dai Creative Labs del sito in blu, Slingshot è un’ app di messaggistica che incoraggia al tempo stesso la comunicazione da uno a molti e la relazione fra individui e basato sul remix dei contenuti. Se l’obiettivo dichiarato era quello di indirizzarsi ad un “popolo di creatori”, Slingshot è di fatto un’altra freccia nell’arco della strategia di Facebook per la conquista del settore della messaggistica istantanea: dopo aver acquisito Whatsapp ed aver annunciato la separazione tra le app del social network e quella di Messenger, Slingshot cercava di coinvolgere gli utenti ad inviare messaggi che suscitassero tra i propri contatti tanto interesse da indurli a ricambiare con un contenuto creato ad hoc. Per arricchire il meccanismo, l’app si ispira dunque a funzioni che animano altri servizi: i loop video di Vine, la breve durata dei video di Instagram, la natura effimera dei contenuti di Snapchat, già rincorsa da Facebook con Poke, ora ritirata dal mercato.

Sembra sul fronte messaggistica, peraltro, la definitiva chiusura di Windows Live Messenger ha convinto Microsoft ad una curiosa gentilezza tra rivali: gli ha regalato l’account Twitter @messenger .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
11 set 2014
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