Cineblog01, il nascondino dei sequestri

Cineblog01, il nascondino dei sequestri

Il sito, più volte colpito da provvedimenti di inibizione, viene nuovamente reso inaccessibile dalle autorità italiane. E mentre un nuovo dominio si affaccia in Rete, la Guardia di Finanza risale il flusso dell'advertising
Il sito, più volte colpito da provvedimenti di inibizione, viene nuovamente reso inaccessibile dalle autorità italiane. E mentre un nuovo dominio si affaccia in Rete, la Guardia di Finanza risale il flusso dell'advertising

Si tratta del quinto provvedimento di sequestro a calare sulle varie incarnazioni di Cineblog01, sito dedicato all’indexing di contenuti audiovisivi condivisi in violazione del diritto d’autore, caricati su piattaforme terze per il download o lo streaming.

Il Tribunale di Roma aveva disposto l’inibizione di cineblog01.com a luglio 2012, era toccato a cineblog01.org nell’aprile 2013, a marzo 2014 i sigilli erano calati su cineblog01.net , per tornare a rendere il dominio inaccessibile, insieme a cineblog01.tv , nel luglio del 2014. Le numerose identità del sito, che potrebbero afferire agli stessi amministratori, hanno intrattenuto schiere di utenti italiani con quello che viene definito “un semplice servizio di catalogazione” che indirizza i netizen verso del materiale che “per quanto ci concerne – spiegano i gestori – è autorizzato ad essere trasmesso dagli stessi siti che ne mettono a disposizione lo streaming e qualora così non fosse è responsabilità degli stessi siti di streaming cancellare il materiale protetto dalle loro vigenti norme sul diritto d’autore”. Ma, lo dimostrano i numerosi provvedimenti di sequestro messi in atto dalle autorità italiane, nonché quanto specificato nel regolamento AGCOM, in Italia i link conducono direttamente alle violazioni.

Nel filone di quella che è stata nominata operazione Publifilm , sono intervenuti i Finanzieri del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria, coordinati dal Procuratore Aggiunto di Roma Nello Rossi e dal PM Nicola Maiorano: Cineblog01.eu non risultava raggiungibile già dalle scorse ore, come testimoniano le segnalazioni di “problemi di accesso”. Il team di Cineblog01 avvertiva gli utenti: “pare siamo stati oscurati nuovamente e non servirà nemmeno cambiare il dns”. L’ abitudine alla migrazione , una strategia adottata in maniera più o meno sofisticata da numerosi siti invisi all’industria del copyright e capace di creare terreno fertile per gli emuli, si è tradotta per le Fiamme Gialle nella violazione degli articoli 388 e 650 del Codice Penale “per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”, anche se, di fatto, l’inibizione spetta al fornitore di servizi di connettività.

Le autorità italiane, inoltre, sempre più attive nello studiare le dinamiche di business che alimentano il mercato della circolazione dei contenuti in violazione del diritto d’autore, si sono concentrate sulla ricostruzione dei percorsi del denaro che affluiva al sito : gli utenti erano sottoposti alla “visione obbligatoria di messaggi pubblicitari, che comparivano ad ogni click – spiegano le Fiamme Gialle – rendendo necessaria la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento per la visualizzazione e il download delle risorse multimediali, fruibili in violazione del diritto d’autore”. I soggetti che operano nel mercato dell’advertising rappresentati da IAB Italia hanno aderito nei mesi scorsi ad un accordo di autoregolamentazione che li lega a FAPAV e FPM, intenzionati a guadagnare maggiore consapevolezza riguardo alle dinamiche non sempre trasparenti del posizionamento pubblicitario e a rinunciare alla visibilità offerta da siti che operano in violazione del diritto d’autore, con una strategia raccomandata dalle autorità dell’Unione Europea che si sta esprimendo in maniera più o meno concreta nel Vecchio Continente. Il modello di business di Cineblog01, spiega la Guardia di Finanza, era sostenuto dall’advertising veicolato da “primarie società nazionali di servizi di intrattenimento destinati alla telefonia mobile”: nella conferenza stampa sono stati citati i nomi di Flycell Italia e Buongiorno SPA, presso le cui sedi la Guardia di Finanza sta eseguendo perquisizioni e sequestri su delega della Procura di Roma, “al fine di reperire documentazione e supporti informatici utili all’identificazione degli autori del reato ed alla ricostruzione delle modalità di realizzazione della condotta delittuosa”.

Se ferve l’attività delle autorità italiane, sembrano parimenti operose le ore del team che i presume animare Cineblog01, che nella finestra affacciata su Facebook redirige l’attenzione degli utenti di migrazione in migrazione : la nuova incarnazione del sito sarebbe già pienamente in funzione , con tutto il proprio database di link.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
23 set 2014
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