HP fa i conti prima della scissione

HP fa i conti prima della scissione

Trimestre agrodolce per il colosso statunitense. Crescono i PC, fino a poco tempo fa il punto dolente, e cala il reparto Enterprise. I piani per separare le attività, comunque, procedono spediti
Trimestre agrodolce per il colosso statunitense. Crescono i PC, fino a poco tempo fa il punto dolente, e cala il reparto Enterprise. I piani per separare le attività, comunque, procedono spediti

Rom – Tempo di consuntivi per Hewlett-Packard, colosso del mercato tecnologico che chiude l’anno fiscale con un bilancio non particolarmente entusiasmante dove i ricavi complessivi risultano piatti rispetto all’anno precedente, e le divisioni che dovrebbero correre di più vanno al contrario.

Nel corso del 2014 HP ha incamerato guadagni per 111,5 miliardi di dollari, -1 per cento rispetto al 2013 e piatti al lordo dell’inflazione; i ricavi trimestrali ammontano a 28,4 miliardi di dollari, – 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre gli utili sono pari a 3,2 miliardi per il trimestre e a 11,3 miliardi per l’intero anno fiscale con un solido +5 per cento per entrambi i valori.

La divisione della corporation che ottiene i risultati migliori è quella Personal Systems, responsabile della produzione di PC e stampanti che cresce sia in fatturato con un +2 per cento (57,3 miliardi di dollari) che in guadagno netto con un notevole +11 anno su anno (5,5 miliardi). Le dolenti note arrivano però per il reparto enterprise (software, hardware e servizi), che risulta in negativo sia per il fatturato complessivo che per i guadagni netti. Proprio questa divisione dovrebbe presto essere scorporata per la creazione di HP Enterprise, azienda autonoma focalizzata solo sul mercato aziendale.

Gli auspici per la tanto chiacchierata scissione di HP in due unità distinte non sono quindi tra i migliori, anche se il CEO Meg Whitman continua a parlare dell’operazione come una cosa ormai fatta nonostante le difficoltà. A subire i contraccolpi peggiori, come al solito, saranno i lavoratori con una nuova, massiccia tornata di licenziamenti già messi in conto da Whitman.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 26 nov 2014
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