Italia, verso la Pubblica Amministrazione digitale

Italia, verso la Pubblica Amministrazione digitale

PIN unici per identificare cittadini digitali e possibilità di effettuare pagamenti online e interagire via Internet con il sistema sanitario e con quello fiscale: questo il progetto del Governo
PIN unici per identificare cittadini digitali e possibilità di effettuare pagamenti online e interagire via Internet con il sistema sanitario e con quello fiscale: questo il progetto del Governo

Palazzo Chigi ha approvato la nuova Agenda per la semplificazione 2015-2017 che punta forte su cittadinanza digitale e servizi della Pubblica Amministrazione offerti con la mediazione della Rete.

La linea guida del Governo e del ministro della Funzione Pubblica e della Semplificazione Marianna Madia sembra essere proprio la semplificazione: con il nuovo progetto di intervento lo scopo è quello di tagliare il 20 per cento dei costi della burocrazia .

Oltre ai tagli veri e propri, questo significa migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della PA attraverso lo sfruttamento delle nuove tecnologie: in particolare questo assume le forme della cittadinanza digitale, che prevede una serie di strumenti legati all’e-government.

Da questo punto di vista l’Agenda parte dall’obiettivo di creare entro settembre 2015 3 milioni di utenti con identità digitali tramite la distribuzione dei PIN unici necessari, un numero che raggiungerà i 10 milioni entro dicembre 2017.

A tal proposito il Ministro Madia ha riferito che “il Pin Unico cambierà proprio il rapporto tra italiani e pubbliche amministrazioni”. “Costoro – spiega il Ministro – potranno dapprima fare dichiarazioni fiscali e “parlare” con l’Inps e poi chiedere servizi a tutte le amministrazioni pubbliche”.

Il progetto dell’agenda per la semplificazione si pone poi entro il 2016 l’obiettivo di introdurre i pagamenti telematici in tutta la Pubblica Amministrazione , avviare la sperimentazione della marca da bollo online entro dicembre 2015 (portandola a regime in 12 mesi) e creare strumenti e vademecum ad hoc per l’ interazione online dei cittadini con la PA entro la fine dello stesso anno.
Inoltre, entro dicembre 2016 l’obiettivo è quello di implementare le prenotazioni online per le prestazioni sanitarie in tutte le Regioni, nonché l’accesso ai referti online e in farmacia. Ci si dà invece un anno in più per l’accesso alla diagnostica per immagini.

Nei programmi del governo il digitale dovrebbe farsi largo anche nel campo fiscale: entro aprile 2015 dovrebbero concretizzarsi le dichiarazioni dei redditi precompilate per dipendenti e pensionati ed entro l’anno successivo gli scontrini della farmacia arriveranno direttamente sulla dichiarazione dei redditi.

Tutti servizi che i cittadini potranno sfruttare appieno solo se l’Italia sarà in grado di procedere di pari passo con lo sviluppo di una infrastruttura dedicata alla connettività capace di supportarli, un progresso invocato anche di recente dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e dall’Agcom.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
3 dic 2014
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