Google+, la piattaforma social della Grande G, non è una landa desolata, un ramo secco destinato alla falce delle periodiche sfrondature operate da Mountain View: al suo vertice c’è ora un nuovo capo, Brad Horowitz, che guiderà la scissione del social network in diversi servizi.
Horowitz, che già da tempo si occupa delle strategie di gestione di Google Plus, succede a David Besbris, che a sua volta pochi mesi fa aveva riempito il vuoto lasciato da Vic Gundotra dopo la sua uscita di scena di aprile 2014.
Nell’ annunciare il proprio nuovo incarico, Horowitz non fa menzione di Google+: si limita a nominare “Photos” e “Streams”, due componenti a cui il responsabile dei prodotti Google Sundar Pichai ha fatto accenno proprio nei giorni scorsi in una intervista rilasciata a Forbes a latere del Mobile World Congress di Barcellona. “Ci vedrete progressivamente concentrarci sulla comunicazione, sulle foto e sugli Stream di Google+ come tre sezioni distinte – ha spiegato Pichai – non trattate come una sola area”: alle due divisioni sotto il comando di Horowitz si aggiunge quindi quella dedicata ad Hangouts, tutte definite da Pichai come “molto importanti”.
Non è ancora chiaro come evolveranno i differenti rivoli di Google+, quello delle relazioni sociali, quello della condivisione fotografica e quello delle comunicazioni: la strategia di Mountain View sembra però confermare il progressivo abbandono di vincoli e forzature imposti inizialmente per avvincere gli utenti nella rete di Plus.
Gaia Bottà