Una recente patch al codice di Linux implementa un “Codice di Conflitto” che dovrebbe in teoria aiutare a risolvere i contrasti personali all’interno della community di sviluppatori del kernel, uno sforzo moralizzatore che sembra in sostanza indirizzato soprattutto alle intemperanze e agli insulti personali per cui Linus Torvalds è noto da tempo.
La Linux Foundation evidenzia come il nuovo codice sia stato controfirmato da 60 sviluppatori, ed evidenzia come l’iniziativa rappresenti un tentativo di mediare tra i “controllori” delle modifiche apportate al kernel FOSS e i controllati che tali modifiche le realizzano nella pratica.
Lo sviluppo su Linux è “un processo molto personale” che necessita dell’interazione tra controllori e controllati, spiega il Codice di Conflitto, mentre l’obiettivo finale che dovrebbe essere comune a tutti è quello di superare le critiche e le polemiche per migliorare “il più robusto kernel di sistemi operativi di sempre”.
Gli abusi personali, le minacce o altre situazioni di attrito che gli sviluppatori potrebbero sperimentare – soprattutto se incappassero nel giudizio tranchant del succitato Torvalds – non sono però accettabili, dice il nuovo Codice, e in casi del genere è possibile contattare la Technical Advisory Board della Fondazione per risolvere la questione.
Il Codice di Conflitto di Linux non prevede insomma nulla di nuovo , né misure concrete per chiudere la bocca a Torvalds in caso di contrasti personali con questo o quello sviluppatore. Il fatto che il Signore di Linux abbia approvato la patch al kernel, in ogni caso, lascia presagire un futuro meno volgare e violento per le discussioni intorno al progetto FOSS.
Alfonso Maruccia