YouTube, abbonamento senza pubblicità

YouTube, abbonamento senza pubblicità

Una comunicazione inviata da Google ai suoi partner conferma quanto accennato nei mesi scorsi: la nuova versione della piattaforma potrebbe fare il suo esordio entro la fine dell'anno
Una comunicazione inviata da Google ai suoi partner conferma quanto accennato nei mesi scorsi: la nuova versione della piattaforma potrebbe fare il suo esordio entro la fine dell'anno

Proseguono i piani di YouTube per sviluppare delle modalità di abbonamento per una versione della sua piattaforma video senza pubblicità , come testimonia una lettera inviata dal Tubo ai suoi Creator : il servizio potrebbe essere pronto per l’esordio entro la fine dell’anno.

Si tratta di un’ipotesi di cui si parla ormai da qualche mese : Google, d’altra parte, si trova davanti alla necessità di sperimentare nuovi canali di remunerazione per la piattaforma di condivisione che, pur avendo fatto finora il pieno di successo, si ritrova a rischiare di rimanere con in mano un pugno di mosche. L’advertising a quanto pare non basta: pur raggiungendo un fatturato di circa 4 miliardi di dollari nel 2014, Google si ritrova appena in pareggio con i pagamenti che YouTube richiede per i contenuti, la ripartizione degli introiti pubblicitari ed i servizi tecnici necessari a garantire il servizio. La concorrenza, inoltre, è destinata a diventare sempre più serrata come dimostra l’ interessamento di Facebook nei confronti del settore.

Così, accanto a Music Key , il servizio di streaming su abbonamento che si affiancherà al potenziamento della sezione musicale e che offre ad un prezzo in linea con la concorrenza brani senza advertising anche offline per desktop e mobile, YouTube si prepara ad avere una versione della sua offerta di video a pagamento e senza pubblicità.

Secondo quanto notato da alcuni osservatori , i termini del servizio proposto da YouTube ai suoi partner, prevede ora la ripartizione a loro favore del 55 per cento del fatturato generato , suddiviso in base alla “percentuale di visualizzazioni mensili o sul tempo totale di visione nella relativa offerta ad abbonamento, come determinata da YouTube”.

Ma non basta: il Tubo ha intenzione anche di migliorare la qualità (e quindi il valore) dell’advertising offerto accanto ai video: l’ idea è quella di rendere le pubblicità interattive, fornendo agli inserzionisti la possibilità di aggiungere delle schede con cui offrire informazioni ulteriori alle platee degli spettatori.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
9 apr 2015
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