Il Cremlino non ama i meme

Il Cremlino non ama i meme

La madre di un famoso cantante alza la voce contro un tormentone online che ritiene offensivo: e la Russia prende provvedimenti per darle manforte
La madre di un famoso cantante alza la voce contro un tormentone online che ritiene offensivo: e la Russia prende provvedimenti per darle manforte

La Russia continua la sua guerra per il controllo di Internet, stavolta prendendosela con un nemico tanto subdolo quanto sfuggente: i meme.

Tra le ultime azioni di Mosca nei confronti della libertà di espressione online, infatti, vi è una legge che minaccia di mettere alla berlina la pagina web che pubblichi meme che utilizzano volti o nomi di celebrità . In pratica essa proibisce qualsiasi forma di ironia o di parodia su qualcuno.

Il tutto nasce dal proliferare di meme legati a Valeri Syutkin, un cantante famoso in patria per canzoni smielate e romantiche e la cui immagine ha iniziato a circolare online in collegamento con un acronimo che scherza sullo sciovinismo: ma da qui la storia diventa surreale.

Secondo quanto si racconta, la madre di Syutkin avrebbe visto queste foto e ne sarebbe rimasta profondamente offesa, tanto che il figlio si era convinto a denunciare il sito Lurkmore, che raccoglie un archivio gestito dagli utenti dei meme che circolano in Rete: il cantante ne ha chiesto la rimozione, un’azione evidentemente inutile per fermare la circolazione delle immagini ma che ha dato modo ai giudici (ed alle autorità) di occuparsi del caso.

Questo, infatti, è stato in un primo respinto dal tribunale, ma successivamente è stato ha riaccolto in forza di una nuova legge sulla privacy approvata in Russia e che proibisce i meme offensivi.

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La legge potrebbe finire per fermare in patria la circolazione di immagini legate a Putin, che nei meme diventa sinonimo di forza e virilità.
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Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
14 apr 2015
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