IBM ha realizzato un chip al silicio capace di mettere in pratica i principi della silicon photonics , una tecnologia su cui la stessa corporation americana e i produttori concorrenti hanno da tempo investito danari nel tentativo di sfruttarne in concreto i vantaggi.
Il chip di Big Blue , realizzato con tecniche produttive CMOS che la corporation definisce Integrated Nano-Photonics Technology, è capace di integrare fianco a fianco i componenti ottici e quelli elettronici tradizionali (transistor al silicio) su un singolo processore.
Il nuovo chip di IBM è in grado di trasmettere dati ad alta velocità usando fino a quattro laser di “colori” diversi, linee ottiche con capacità da 25 Gbps ciascuna per una trasmissione totale di 100 Gigabit al secondo.
Pensati per il trasferimento dati sulle corte distanze, i chip fotonici di IBM vengono descritti come ideali per velocizzare la gestione e la trasmissione di dati in ambito Big Data e cloud computing, una tecnologia in grado di fornire una soluzione economica alle necessità sempre crescenti dei data center per di più compatibile con i processi di produzione standard dei chip al silicio.
Alfonso Maruccia