Windows 10, i rischi degli aggiornamenti automatici

Windows 10, i rischi degli aggiornamenti automatici

La nuova politica di update obbligatori imposta da Microsoft comincia a causare problemi agli utenti. Mentre la corporation continua a lavorare al codice in attesa del debutto del nuovo OS, un tool consente di schivarli
La nuova politica di update obbligatori imposta da Microsoft comincia a causare problemi agli utenti. Mentre la corporation continua a lavorare al codice in attesa del debutto del nuovo OS, un tool consente di schivarli

Windows 10 arriverà ufficialmente sul mercato il prossimo 29 luglio, portando in dote una serie di novità di un certo rilievo per l’intero ecosistema degli OS Microsoft. Una di queste novità, vale a dire l’imposizione degli aggiornamenti automatici alla versione consumer dell’OS, ha già cominciato a generare grattacapi e problemi tecnici agli utenti prima ancora della fatidica data.

In molti avevano già previsto quello che sarebbe successo: tra gli update forzosi distribuiti per gli utenti della build 10240 di Windows 10, quello contenente nuovi driver per le schede grafiche GeForce ha causato più di un problema per i possessori delle succitate GPU.
I problemi denunciati dagli utenti dopo l’aggiornamento forzato dei driver grafici includono configurazioni multi-monitor e multi-GPU non funzionanti, sfarfallii nel refresh del display e altro ancora. NVIDIA ha promesso di rilasciare una nuova versione dei driver mondata dai difetti evidenziati dagli utenti in concomitanza con l’arrivo della versione definitiva di Windows 10.

L’imposizione degli aggiornamenti automatici agli utenti consumer è una pessima idea, denunciavano in molti, e quanto sperimentato dai proprietari di GPU NVIDIA potrebbero essere le avvisaglie dei problemi, molto più estesi e gravi, che attendono gli utenti che decideranno di installare Windows 10 dopo il 29 luglio: nella migliore delle ipotesi, sempre parlando di utenti NVIDIA, con le schede GeForce più potenti in circolazione (GTX 980 Ti) l’OS avrebbe problemi nel riconoscere l’hardware.

Sia come sia, Microsoft procede spedita sulla strada degli aggiornamenti frenetici al codice di Windows 10, promettendo di migliorare l’efficienza energetica dell’OS sui sistemi a batteria e forzando gli abbonati al programma Insider a installare l’ultima build pena la perdita dei privilegi di accesso allo Store Windows.

E mentre il software di sicurezza di Symantec non gradisce il nuovo browser Edge per via della mancanza del sistema di estensioni già promesso da Microsoft, i tester di Windows 10 hanno a disposizione una scappatoia per scongiurare i problemi causati dagli update automatici già sperimentati dai possessori di GeForce: un tool scaricabile a parte permette di bloccare selettivamente gli aggiornamenti disponibili. In attesa di verificare il funzionamento dell’utility anche con l’arrivo della versione definitiva del nuovo OS “universale”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
27 lug 2015
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