Cavi sottomarini, gli USA temono attacchi russi

Cavi sottomarini, gli USA temono attacchi russi

L'intelligence statunitense sospetta che in caso di conflitti il Cremlino pianifichi di tagliare i cavi sottomarini per le comunicazioni telematiche intercontinentali. I sommergibili russi sono un po' troppo vicini alle backbone
L'intelligence statunitense sospetta che in caso di conflitti il Cremlino pianifichi di tagliare i cavi sottomarini per le comunicazioni telematiche intercontinentali. I sommergibili russi sono un po' troppo vicini alle backbone

Stando a fonti anonime dell’intelligence consultate dal New York Times , nel caso di un (molto ipotetico) conflitto tra USA e Russia le comunicazioni telematiche intercontinentali finirebbero per subire gravi danni. I russi potrebbero decidere di tagliare i cavi sottomarini come rappresaglia, sostengono gli anonimi funzionari americani.

Le fibre ottiche sottomarine rappresentano una delle backbone fondamentali della Internet mondiale, trasmettendo il 95 per cento del traffico telematico giornaliero e veicolando il business globale per un valore di 10 milioni di miliardi di dollari.
I cavi posati a minori profondità vengono sovente danneggiati ma sono relativamente facili da riparare, mentre eventuali problemi ai cavi che corrono svariati chilometri al di sotto del livello del mare porrebbero sfide ingegneristiche molto più complicate.

I sottomarini russi si sono di recente avvicinati un po’ troppo ad alcune delle backbone presenti sul fondo dell’Oceano Pacifico, sostengono le fonti del New York Times , e sono noti per essere equipaggiati con mini-sommergibili a propulsione automatica potenzialmente in grado di tagliare o danneggiare gravemente i cavi.

Il problema più grave, nel caso in cui i timori dell’intelligence americana si rivelassero fondati, non riguarderebbe in ogni caso le linee di comunicazione note: la loro posizione viene resa pubblica dalle autorità per evitare incidenti.

La questione è diversa per i cavi “segreti” a disposizione di NSA e delle altre agenzie di intelligence, canali usati per le comunicazioni riservate più che per lo spionaggio e che secondo gli ufficiali americani rappresenterebbero l’ obiettivo principale della caccia sottomarina condotta dai sommergibili russi.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 ott 2015
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