Chrome su Android si buca con un click

Chrome su Android si buca con un click

Un ricercatore cinese dimostra l'esistenza di un baco di alto profilo sul browser Chrome, un problema che mette a rischio tutte le versioni dell'OS Android. Google ha già ricevuto i dettagli ed è al lavoro su un aggiornamento
Un ricercatore cinese dimostra l'esistenza di un baco di alto profilo sul browser Chrome, un problema che mette a rischio tutte le versioni dell'OS Android. Google ha già ricevuto i dettagli ed è al lavoro su un aggiornamento

Dall’evento MobilePwn2Own , nell’ambito della conferenza PacSec di Tokyo arriva un nuovo, pericoloso bug di sicurezza individuato nel browser Chrome sull’OS Android, un problema che a quanto pare coinvolge tutte le versioni del sistema operativo mobile di Google e rende i terminali vulnerabili ad attacchi particolarmente facili da condurre in porto.

Individuato da Guang Gong, ricercatore della società cinese Quihoo 360, il baco si trova all’interno dell’engine JavaScript V8: alla conferenza in terra nipponica, Gong ha dimostrato di poter compromettere la sicurezza di un gadget Android semplicemente visitando una pagina Web, aprendo un link malevolo e infine installando una nuova app sul terminale senza ulteriori interventi da parte dell’utente.

La nuova vulnerabilità viene considerata di pregio particolare rispetto al solito, visto che non è necessario programmare exploit multipli (in grado di sfruttare uno o più bug in serie) per bypassare in maniera completa le misure di sicurezza di Chrome e Android.

Data la natura sensibile del bug, alla dimostrazione è seguita l’iniziativa di Google che ha contattato il ricercatore cinese e sarebbe già al lavoro su una patch correttiva. Gong ha comunicato i dettagli del bug agli ingegneri di Mountain View, mentre nulla si sa in merito all’eventuale premio in denaro che la corporation assegnerà al ricercatore.

A ricevere ulteriore conferma è in ogni caso l’importanza di eventi come il MobilePwn2Own, contest ad altissimo contenuto tecnico la cui sopravvivenza è però stata minacciata dalle autorità statunitensi e dalla loro volontà di gestire i bug di sicurezza come armi soggette a vincoli di esportazione. 

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Pubblicato il
13 nov 2015
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