Open source, le motivazioni degli sviluppatori

Open source, le motivazioni degli sviluppatori

Uno studio esplora le ragioni di chi dedica il proprio tempo ai progetti FOSS, identificando gli stimoli che spingono a partecipare piuttosto che gli obiettivi che gli sviluppatori si prefissano
Uno studio esplora le ragioni di chi dedica il proprio tempo ai progetti FOSS, identificando gli stimoli che spingono a partecipare piuttosto che gli obiettivi che gli sviluppatori si prefissano

Un team di ricercatori internazionale ha pubblicato uno studio sulle “motivazioni, i valori e i piani di lavoro” dei partecipanti al progetto R , un ambiente open source che è diventato il tool più popolare nel campo dell’analisi dei dati e del calcolo statistico. I risultati della ricerca sono limitati a un solo progetto FOSS, quindi, ma le indicazioni che ne emergono potrebbero essere applicate anche al resto dei progetti open source di una certa importanza.

Basandosi su un questionario spedito via email a circa un migliaio di sviluppatori che hanno lavorato al codice di R, lo studio vuole fornire risposte a domande basilari come le motivazioni che hanno spinto a partecipare al progetto, l’eventuale ricerca di soddisfazioni personali, di fama o di partecipazione a una community unita per un obiettivo comune.

Tra i risultati più interessanti che emergono dallo studio c’è il fattore “sociale” della collaborazione a un progetto FOSS, visto che stando alle risposte ai questionari gli sviluppatori impegnati in un task che richiede un’interazione tra colleghi hanno maggiori possibilità di continuare a lavorare sul codice rispetto a chi è impegnato in un task solitario.

La dipendenza tra gli sviluppatori favorisce la partecipazione, dice lo studio, mentre chi si concentra sulla sola creazione di codice finisce per sentirsi meno “coinvolto” e quindi ha minori incentivi per continuare a lavorare sullo stesso progetto anche in futuro.

La collaborazione al progetto R risulta poi ulteriormente incentivata se il codice FOSS ha una relazione con il lavoro a tempo pieno svolto da uno sviluppatore, dice ancora lo studio, mentre gli studi accademici non sembrano avere particolare importanza sulla partecipazione.

Gli sviluppatori FOSS tendono a lavorare per ragioni altruistiche più che per mettere in mostra le proprie capacità, spiegano i ricercatori, fatto ancora più significativo se si prende in considerazione il valore economico del settore recentemente stimato in 5 miliardi di dollari . Riguardo la “socialità” della community di R, infine, la scurrile e brutale sincerità che si respira sulla mailing list di Linux non sembra essere una caratteristica indispensabile per far procedere il lavoro.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 12 gen 2016
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