Facebook e i tre gradi e mezzo di separazione

Facebook e i tre gradi e mezzo di separazione

Il social network torna ad occuparsi della teoria sociologica sui sei gradi di separazione e rivede di molto al ribasso il numero che collegherebbe tutte le persone della propria rete. Ma Facebook non rappresenta il mondo
Il social network torna ad occuparsi della teoria sociologica sui sei gradi di separazione e rivede di molto al ribasso il numero che collegherebbe tutte le persone della propria rete. Ma Facebook non rappresenta il mondo

Secondo Facebook il mondo è molto più piccolo di quanto si dica: basterebbero ancora meno contatti per conoscere una qualsiasi altra persona rispetto a quanto la sociologia abbia teorizzato.

La teoria dei sei gradi di separazione è stata per la prima volta delineata dall’autore ungherese Frigyes Karinthy e poi sviluppata dallo psicologo Stanley Milgram ed afferma che ognuno è collegato ad una qualsiasi persona al mondo (dal Presidente degli Stati Uniti ad una casalinga di Voghera) attraverso appena sei conoscenze.
Già in passato , tuttavia, Facebook si era occupata della questione, diminuendo fino a 4,74 il numero medio degli intermediari previsto dalla teoria necessari a raggiungere un qualsiasi altro utente al mondo. Da allora si sono peraltro occupati della questione arrivando a risultati simili anche Google (con un curioso progetto che vedeva protagonista Kevin Bacon) e Twitter .

Nel giorno del suo dodicesimo compleanno (dichiarato “giorno dell’amicizia), il social network in blu è tornato ad occuparsi della teoria rivedendo ulteriormente tale numero al ribasso: forse per merito della tecnologia che rende tutti idealmente più vicini o forse semplicemente perché ora ci sono più dati per arrivare ad un numero più preciso, e sicuramente perché l’analisi abbraccia i soli utenti Facebook, i collegamenti necessari risultano essere ancora meno.

Gradi di separazione Facebook

Facebook afferma infatti di aver sviluppato un grafico delle amicizie dei suoi utenti, arrivati a sfiorare quota 1,6 miliardi (con l’obiettivo di raggiungere quota 5 miliardi entro il 2030): piuttosto che calcolare per ognuno il collegamento con il resto del mondo (un compito improbo dal momento che occorrerebbe analizzare i contatti di tutti i contatti di un utente e così via fino a collegare il mondo intero), il social network si è affidato ad un algoritmo statistico sviluppato da U Kang.

Fatto questo il social network è arrivato alla conclusione che chiunque è collegato in media ad un’altra persona attraverso 3,57 gradi di separazione .

Secondo quanto afferma il social network, poi, la maggior parte degli utenti sono separati da 2,9-4,2 gradi: Mark Zuckerberg arriva a 3,17, mentre il COO del social network Sheryl Sandberg 2,92. Inoltre, chiunque disponga di un account Facebook può verificare il proprio grado di separazione con il resto della rete di amici di Menlo Park.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
5 feb 2016
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