Microsoft: Edge è il browser che consuma meno

Microsoft: Edge è il browser che consuma meno

Pubblicati i risultati di un test nel quale il nuovo browser straccia la concorrenza. Qualcuno avanza il dubbio: sarà forse merito dell'accoppiata con Windows 10?
Pubblicati i risultati di un test nel quale il nuovo browser straccia la concorrenza. Qualcuno avanza il dubbio: sarà forse merito dell'accoppiata con Windows 10?

Negli scorsi anni la battaglia tra browser si è giocata sulle prestazioni e sul numero di utilizzatori. Di recente, con la sempre maggior diffusione dei dispositivi mobile, la disputa si è decisamente spostata sul consumo energetico. Soltanto il mese scorso, Opera aveva reso pubblici i risultati di un test che dimostrava come, grazie alla modalità Power Safe , fosse possibile prolungare l’autonomia dei laptop fino al 50 per cento, surclassando in tal modo il rivale per eccellenza: ovvero Chrome di Google. Ora, però, anche Microsoft vuole dire la sua: e il suo Edge, il browser che ha sostituito IE, è pronto a tenere alta la bandiera di redmond.

Con l’utenza che, per navigare, si sposta sempre più dal PC ai dispositivi mobile, il discorso dell’autonomia diventa un fattore cruciale che gli sviluppatori non possono trascurare: e dunque neanche Microsoft che sul suo blog ufficiale ha postato i risultati di un test di comparazione , eseguito in laboratorio, tra i consumi del suo browser Edge, contrapposto a Chrome, Firefox ed Opera in modalità di risparmio. Dalle tabelle comparative, che tengono conto dell’incidenza di CPU, GPU e connessione WiFi, emerge che il browser più efficiente, a livello energetico, è senza dubbio Edge , la cui richiesta energetica di 2,068 Watt per ora risulta inferiore del 36 per cento rispetto a Chrome (2,819 Watt per ora), del 48 per cento rispetto ad Opera in modalità Power Safe (3,077 Watt per ora) e del 53 per cento rispetto a Firefox, fanalino di coda con la sua richiesta energetica di 3,161 Watt per ora.

Le cose variano sensibilmente nel test relativo allo streaming video, dove il browser di Microsoft ha permesso un’autonomia di oltre 7 ore e 22 minuti, il 17 per cento in più rispetto alle 6 ore e 18 minuti di Opera, piazzatosi secondo. Seguono Firefox con 5 ore e 9 minuti (-43 per cento) e Chrome con 4 ore e 10 minuti, facendo segnare un imbarazzante -70 per cento.

Test Microsoft consumo energetico browser

I test sono stati realizzati da Microsoft in laboratorio, utilizzando tutti i browser su di un Surface Pro 3 con a bordo Windows 10. La casa di Redmond ha anche pubblicato una pagina in cui vengo spiegate sia le condizioni che le modalità di conduzione dei test. I più scettici ritengono però che si tratti di una mera operazione di marketing, da parte di Redmond, per convincere gli utenti di Chrome a migrare verso il suo browser. C’è da considerare, tuttavia, che i numerosi grafici e la trasparenza usata da Microsoft nel descrivere meticolosamente le procedure, potenzialmente replicabili, tendono a contraddire questa ipotesi.

Al di là delle valutazioni personali, occorre prendere atto che, a parità di condizioni, Edge ha permesso un’autonomia nettamente maggiore rispetto ai suoi avversari, riuscendo ad ottenere un risparmio compreso tra il 30 ed il 36 per cento nell’esecuzione delle operazioni più comuni (lettura e scorrimento su siti come Amazon, YouTube, Facebook, Google e Wikipedia), mentre nei test di streaming video, il risparmio si è attestato tra il 17 e il 70 per cento.

Test Microsoft consumo energetico browser

Altre critiche provengono da alcuni utenti, in particolare su slashdot.org , dove i più ritengono i test inficiati dall’esecuzione su Windows 10, sostenendo che su Linux il confronto penderebbe a vantaggio degli avversari. In passato alcuni test avevano messo in evidenza come, in realtà, Ubuntu e Windows 7 mostrassero un consumo energetico molto simile. Con Windows 10 Microsoft ha lavorato moltissimo su questo aspetto, Canonical ha sicuramente fatto altrettanto. In definitiva, il test potrebbe essere molto meno parziale di quanto alcuni vorrebbero ritenere. I difetti di Edge vanno cercati in altri ambiti.

Thomas Zaffino

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Pubblicato il
21 giu 2016
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