PIXEL, Raspberry si rifà il look

PIXEL, Raspberry si rifà il look

La nuova interfaccia grafica per i sistemi Raspberry Pi migliora icone, sfondi e menu. Ma è anche più avida di risorse
La nuova interfaccia grafica per i sistemi Raspberry Pi migliora icone, sfondi e menu. Ma è anche più avida di risorse

È stato annunciato il rilascio di una nuova interfaccia grafica per il sistema operativo Raspbian basato su Debian GNU/Linux per dispositivi Raspberry Pi. Per chi non la conoscesse, la fondazione con base nel Regno Unito si occupa di sviluppare single-board computer , ovvero apparecchi low-cost che ospitano un calcolatore implementato su un’unica scheda elettronica. L’impegno, fin dal 2009, è stato indirizzato allo sviluppo di soluzioni hardware economiche utili come supporto per l’insegnamento di base dell’informatica e della programmazione nelle scuole, e contempla anche un l’adattamento di un sistema operativo open source.

Pixel

Lo sviluppo della nuova soluzione è stata affidata all’ingegnere Simon Long assoldato dalla stessa Raspberry Pi Foundation per spingere il prodotto verso nuovi orizzonti. È così che è nato dopo due anni di lavoro un nuovo ambiente desktop per Raspbian chiamato PIXEL ( Pi Improved Xwindows Environment, Lightweight ). Un bel passo in avanti rispetto alla spartana interfaccia utente LXDE precedentemente usata di default. La nuova si presenta più attraente, con un look contemporaneo che vede la barra dei menu posizionata sulla parte superiore ma soprattutto con nuove icone, nuovi menu, un nuovo file manager e nuovi temi. Long si ritiene più che soddisfatto del risultato: “Le cose sono diventate lentamente sempre più simili al mio concept originale: con le ultime modifiche penso che il desktop abbia raggiunto un punto in cui rappresenta un prodotto completo con la sua dignità e un suo nome”.

Buona parte delle modifiche hanno a che vedere con l’aspetto del desktop, ma sono state integrate anche nuove applicazioni come l’ emulatore Sense HAT e un visualizzatore RealVNC che apre le porte all’interazione da sistemi in remoto. Interessante anche la nuova funzionalità per l’accensione e spegnimento del wireless (sia WiFi che Bluetooth) per Raspberry Pi 3. Novità anche sul fronte browser: Epiphany è stato sostituito da Chromium , lo stesso progetto open source sulla base del quale è nato Google Chrome. Questo si traduce nella possibilità di contare sull’accelerazione hardware dei contenuti streaming e di bloccare le pubblicità invasive grazie all’adblocker uBlock Origin .

Ovviamente tutti gli abbellimenti introdotti necessitano di risorse maggiori in termini di hardware. Se i dispositivi Raspberry Pi 3 di ultima generazione funzionano alla perfezione con PIXEL, così potrebbe non essere con i predecessori: Raspberry Pi Zero e Raspberry Pi 1, in particolare,  girerebbero pianino con la nuova interfaccia.

L’ultima versione di Raspbian del 23 settembre 2016 è già disponibile per il download con l’integrazione del nuovo PIXEL, basato su Debian GNU/Linux 8 “Jessie” e Linux kernel 4.4 LTS.

Mirko Zago

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Pubblicato il
30 set 2016
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