Google e Facebook, investimenti per la fibra sottomarina

Google e Facebook, investimenti per la fibra sottomarina

I due colossi della Rete si spendono per l'infrastruttura globale: collaboreranno alla realizzazione di Pacific Light Cable Network, che entro il 2018 collegherà USA e Hong Kong
I due colossi della Rete si spendono per l'infrastruttura globale: collaboreranno alla realizzazione di Pacific Light Cable Network, che entro il 2018 collegherà USA e Hong Kong

12800 chilometri di fibra e una capacità stimata di trasferire dati a 120 Tbps da una sponda all’altra dell’Oceano Pacifico: Google e Facebook hanno annunciato la propria partecipazione alla costruzione di Pacific Light Cable Network (PLCN), cavo sottomarino che collegherà Los Angeles e Hong Kong e di cui i due colossi di rete si accaparreranno una porzione dedicata ai propri servizi.

PLCN

Il progetto era stato annunciato a novembre del 2015 da Pacific Light Data Communication, parte di un fondo di investimenti di Hong Kong, e da TE SubCom, da tempo operativa nell’ambito della realizzazione di infrastrutture dedicate alla connettività e già coinvolta nella realizzazione di MAREA, il cavo sottomarino che attraverserà l’Oceano Atlantico annunciato nello scorso maggio con il supporto di Microsoft e della stessa Facebook.

Facebook si è dunque già dimostrata interessata a partecipare al consolidamento dell’infrastruttura globale di rete, così come Google, che da tempo investe nella fibra sottomarina, a partire da Unity, backbone che collega USA e Asia, passando per progetti per il collegamento tra Nordamerica e Sudamerica, per arrivare a FASTER, che da pochi mesi connette l’Oregon e il Giappone con una capacità di 60 Tbps, di cui 10 Tbps sono riservati esclusivamente alla Grande G e ai suoi servizi.

È proprio FASTER l’elemento di confronto per Google, che sottolinea come Pacific Light Cable Network batta ogni record, sia in termini di estensione dell’infrastruttura, con i suoi 12800 chilometri, sia in termini di ampiezza di banda , con i suoi 120 Tbps. PLCN, inoltre, come MAREA è progettato per garantire la massima flessibilità per le aziende che se ne serviranno, la massima interoperabilità con le apparecchiature di rete e la massima capacità di aggiornamento : “nel momento in cui le apparecchiature possono essere sostituite con tecnologie più aggiornate ad un ritmo maggiore – sottolinea Najam Ahmad, che sovrintende alla infrastruttura di connettività di Facebook – i costi dovrebbero abbattersi e la banda dovrebbe aumentare in maniera più rapida”.

Le operazioni di posa di PLCN dovrebbero essere avviate entro la fine del 2016, per concludersi nel 2018.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
13 ott 2016
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