PI Test/ Sony KD-65ZD9

PI Test/ Sony KD-65ZD9

Sony accende gli abbaglianti: grazie alla straordinaria luminosità del nuovo televisore ZD9 punta a mettere in ombra la concorrenza. Ci riuscirà?
Sony accende gli abbaglianti: grazie alla straordinaria luminosità del nuovo televisore ZD9 punta a mettere in ombra la concorrenza. Ci riuscirà?

Luce solare abbagliante, stelle scintillanti, specchi d’acqua luccicanti: quando i film mostrano scene di una luminosità impareggiabile, il nuovo televisore Sony può esprimersi al meglio. Ma sarà in grado di offuscare la concorrenza di LG e Samsung anche per le altre prestazioni? I nostri esperti non vedevano l’ora di testare lo ZD9 , dato che il nuovo Sony, grazie alla sua innovativa tecnologia per lo schermo chiamata Backlight Master Drive , dovrebbe valorizzare l’effetto dinamico dell’immagine.


Luminosità brillante, buio assoluto
Lo ZD9 offre una risoluzione Ultra-HD da 3.840 x 2.160 pixel , che è ormai lo standard sui televisori di medie dimensioni. Attualmente, su un apparecchio da 65 pollici, ma anche da 75 e 100 pollici, cioè con una diagonale di ben 254 centimetri, la risoluzione UHD è d’obbligo.
Gli attuali televisori top di gamma non devono offrire solo una maggior nitidezza, ma devono essere in grado di riprodurre anche un numero più elevato di colori e sfumature cromatiche più fini. Nella riproduzione di un cielo senza nuvole, ad esempio, non dovranno infastidire visibili ombreggiature nella luminosità e nell’intensità cromatica, mentre si passa da un azzurro a un blu profondo. I volti invece, anche nelle riprese in primo piano, non dovranno apparire come teste di cera truccate. Per ottenere questo effetto, è necessario poter godere di una maggior luminosità massima ma, all’occorrenza, gli schermi dovranno essere in grado di visualizzare anche scene che riproducono un’oscurità nera come il carbone. Tutto questo è reso possibile dalla tecnica HDR, ma Sony, con lo ZD9, oltre ad offrire l’High Dynamic Range, punta anche sulla sua nuova tecnologia per conferire all’immagine un maggior effetto dinamico.


Centinaia di LED forniscono la luce
All’inizio del 2016, Sony aveva presentato al CES di Las Vegas un prototipo dotato della tecnologia Backlight Master Drive, ma quasi nessuno pensò che Sony avrebbe dato avvio così velocemente alla produzione in serie. Questa tecnologia sfrutta la brillantezza di luci bianche a LED estremamente ravvicinate, la cui luminosità può essere regolata singolarmente ( Local Dimming .
A differenza della retroilluminazione, che copre tutta la superficie dello schermo del televisore oppure sfrutta 200 LED, come offerto da altri televisori attraverso la tecnologia Direct Backlight, sullo ZD9 viene utilizzato un numero più elevato di LED. Sony non vuole svelare il numero esatto, ma dovrebbe essere perlomeno un numero di tre cifre alte.
Il vantaggio di questa armata di luci è che, grazie alla numerose fonti che illuminano il pannello LCD, sarà possibile adeguare ogni singola area dell’immagine alla luminosità richiesta, in modo ancora più preciso. Sony promette comunque che gli aloni di luce, spesso visibili con il Local Dimming negli sfondi scuri, con il Backlight Master Drive non compaiono.

I LED dovrebbero essere inoltre estremamente efficienti, per conferire all’immagine un’elevata luminosità, senza che il televisore si scaldi eccessivamente e per evitare che il consumo energetico aumenti. Il lato negativo di questa enorme luminosità, è evidenziato dall’etichetta che indica il consumo energetico, che assegna a Sony la classe di efficienza B e non A o addirittura A+, come la maggior parte degli altri televisori. Per un 65 pollici con diagonale di ben 165 centimetri, il consumo energetico di 210 Watt rimane comunque accettabile. Anche nelle prove, basate su impostazioni ottimali, il televisore non ha mai superato il consumo di 250 Watt.

Al contrario del consumo, nelle prove di laboratorio la luminosità e il contrasto hanno offerto i valori migliori, infatti lo ZD9 ha presentato una luminosità superiore del 20 percento, rispetto ai già luminosissimi modelli SUHD di Samsung. La qualità del contrasto si è quasi avvicinata ai valori favolosi dei televisori OLED di LG, che consentono di regolare singolarmente, in modo perfetto, la luminosità di tutti gli otto milioni di pixel.


Anche la plastica di colore nero può avere un look gradevole, se si presenta ben modellata e incurvata, come la parte posteriore dello ZD9. Porte di connessione e cavi sono nascosti da pannelli rimovibili sul retro

Impostazioni complicate
Nelle prove il Sony si è rivelato un televisore piuttosto selettivo. La riproduzione di materiale scadente o di modesta qualità, come vecchie trasmissioni televisive, è apparsa subito pixellosa e artificiosa. Anche le impostazioni del menu richiedono molta cura.

Un’ottima base di partenza, con colori quasi perfetti, è offerta dalla modalità “Cinema Pro”, che dovrebbe però essere impostata, dopo aver disattivato la regolazione automatica della luminosità e aver diminuito la nitidezza dell’immagine. In genere, il regolatore per la nitidezza tende a generare antiestetici contorni doppi, anziché immagini più definite.

Altre due impostazioni consentono di apportare dei miglioramenti: selezionando la voce di menu “Colori Brillanti” e passando dall’impostazione “neutra” a “bassa”, si otterranno colori più intensi ma non sgargianti. L’opzione Xtended Dynamic Range consente di godere di un effetto dinamico elevato anche con film e trasmissioni televisive tradizionali. Il Sony esegue questa funzione in modo ottimale e lo spettatore potrà quotidianamente sfruttare questa complessa tecnologia anche per guardare materiale televisivo tradizionale, senza dover essere costretto a visionare solo film in Ultra-HD/Blu-ray di Amazon e Netflix oppure a divertirsi con alcuni giochi per la nuova Playstation 4 Pro.

Straordinario per gli amanti della fotografia: il menu del televisore di Sony consente di impostare i colori secondo lo standard Adobe-RGB , utilizzato da numerose fotocamere reflex e mirrorless. Le fotografie verranno visualizzate con una magnifica luminosità e una perfetta fedeltà cromatica, come offerto da un monitor professionale.

Lo ZD9 è in grado di riprodurre anche contenuti in 3D e la sua dotazione include due paia di occhiali, che sfruttano la cosiddetta tecnologia Shutter tramite batterie. Nelle prove non è stato riscontrato alcun fastidioso sfarfallio e il piacere della visione in 3D è stato penalizzato solo da lievi contorni doppi nell’immagine.

Audio debole, funzioni extra valide
L’audio non è in grado di competere con la straordinaria qualità d’immagine del dispositivo: lo ZD9 ha offerto un suono poco potente e flebile. Sony, su questo televisore, non ha installato i grandi speaker, visibili ai lati dello schermo, come sui modelli predecessori top di gamma. Con una maggiorazione di prezzo, Sony offre un diffusore subwoofer (SWF-BR100B, a circa 300 euro), per migliorare discretamente la potenza all’audio.

La dotazione conforme alla tradizione Sony, si rivela perfetta. La presenza di sistemi doppi per la ricezione di trasmissioni via cavo, satellite e attraverso l’antenna, consente di registrare le trasmissioni su un hard disk USB e di poter guardare contemporaneamente un altro programma. Sony purtroppo continua a non offrire la funzione Time-Shift, per poter stoppare temporaneamente il programma in onda, memorizzarlo su hard disk e rivederlo in differita.

Numerose opportunità extra
Sull’elegante parte posteriore del televisore sono presenti numerose porte di connessione e addirittura un ingresso Scart per collegare vecchi VHS. Lo ZD9 potrà essere collegato via Bluetooth a un controller per videogiochi o a una tastiera, ma purtroppo non è possibile trasferire l’audio alle cuffie, in modalità Bluetooth.
Occorrerà però impratichirsi brevemente per gestire al meglio l’usabilità del televisore: il telecomando è pieno zeppo di funzioni, le iscrizioni sui tasti presentano caratteri minuscoli e numerose funzioni consentono inoltre di poter essere attuate con modalità diverse. I programmi TV potranno essere cambiati agendo su un classico tasto a bilanciere, ma anche attraverso il menu principale o quello Live.

Android abbellito
Come sistema operativo, Sony punta sulla versione 6 di Android, specifica per i televisori. Rispetto alla precedente versione 5.1 offre soprattutto modifiche estetiche: il menu principale presenta ora una barra Content Bar , che fornisce consigli sui programmi TV, sulle app e altro ancora.


La “Content Bar”, in grado di proporre i programmi sulla prima barra del menu, caratterizza la nuova versione 6 di Android, che non offre però altre innovazioni di rilievo

La ricerca vocale via microfono, inserito nel telecomando, offre come sempre solo i “prodotti” dell’universo Google: dal Play Store a YouTube. Chi è alla ricerca di un serial trasmesso da Netflix o desidera conoscere quando verrà trasmessa l’ultima puntata di un programma, non otterrà alcuna risposta tramite la ricerca vocale.

Pratico invece il tasto Discovery che consente di visualizzare, ad esempio, tutti i programmi TV e le app preferite, da poter poi scegliere velocemente. Ottima l’offerta di app, che consente oggi di scegliere numerosi giochi, nonché i principali servizi di streaming, sfruttando una velocità di lavoro perfettamente adeguata.


Con una semplice pressione del tasto Discover si visualizzeranno i programmi favoriti selezionabili dall’utente, mentre sulla schermata Home appariranno le proposte di Google

In conclusione…
Programmi TV di qualità scadente non si addicono allo ZD9, infatti il televisore Sony tende a riprodurli in modo orribilmente pixelloso. Con buoni film invece, il Sony si esprime al meglio: la felice combinazione di estrema luminosità e fedeltà cromatica è attualmente ineguagliabile. Per contro, la concorrenza offre un’usabilità migliore e più semplice per la gestione dei programmi TV. Le foto vengono invece riprodotte dallo ZD9 con una schiacciante superiorità. Osservare l’immagine di un panorama su questo televisore restituisce la stessa sensazione di guardare dal vetro di una finestra pulito a specchio. In definitiva, ci sentiamo di dire che con lo ZD9 Sony riacquista il vigore di un tempo: la qualità d’immagine è sorprendente. Il prezzo di listino per il taglio da 65″ testato è però di 4.999 euro.

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Pubblicato il 8 feb 2017
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