Microsoft, Minecraft Marketplace in arrivo

Microsoft, Minecraft Marketplace in arrivo

Svolta commerciale di Redmond: il market ufficiale che presto verrà lanciato all'interno del famoso gioco sandbox accentrerà anche i produttori che già vendono i loro contenuti su siti esterni
Svolta commerciale di Redmond: il market ufficiale che presto verrà lanciato all'interno del famoso gioco sandbox accentrerà anche i produttori che già vendono i loro contenuti su siti esterni

Microsoft ha annunciato l’arrivo di Minecraft Marketplace, negozio ufficiale di Minecraft che vedrà la luce insieme al Discovery Update 1.1 nel corso della primavera 2017.
Lo store permetterà agli utenti di caricare, vendere e comprare creazioni in-game a fronte di moneta reale . Il Marketplace offrirà di base una serie di mappe, taxture pack, skin, minigiochi e tanto altro, a cura del team Minecraft, oltre a una selezione di utenti creativi invitati dagli stessi sviluppatori a fare parte del progetto.


L’acquisto all’interno del Minecraft Marketplace sarà consentito dai Minecraft Coins , moneta virtuale ottenibile dall’utilizzo di soldi reali all’interno dell’applicazione. Il team di sviluppo sta cercando un modo per rendere disponibili su diversi dispositivi i contenuti comprati dagli utenti, così che una volta acquistati su Windows 10 possano essere fruiti anche su mobile, o viceversa (probabilmente mediante un account Xbox Live). In questo modo si punta a invogliare i fan di Minecraft all’uso di altri servizi Microsoft.

La beta pubblica, che partirà su Android intorno alla metà di Aprile 2017, servirà soprattutto per testare la moneta virtuale in-game , mentre la possibilità di acquistare i nuovi contenuti sarà una feature che verrà lanciata definitivamente qualche mese più avanti.

Per Microsoft sarà un grande cambiamento, soprattutto da un punto di vista di mercato e particolarmente interessante sarà verificare come questa novità verrà accolta dalla già ricca community di Minecraft, oltre che studiarne l’impatto a tutto tondo sull’utilizzo dei servizi offerti dall’azienda di Redmond.
In precedenza, infatti, gli utenti più creativi erano abituati a vendere le proprie opere su siti autonomi , che offrivano scarsa visibilità ma pieno incasso dalla transazione. Il vero punto di domanda riguarda quindi la disponibilità di questi venditori a trasferirsi in una vetrina certamente più importante, ma che sottrarrebbe loro metà degli introiti.

Gabriele La Torre

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Pubblicato il
12 apr 2017
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