Apple e Nokia hanno raggiunto un accordo per chiudere in via extra-giudiziale lo scontro brevettuale che le vedeva contrapposte dal 2016 e che si era perpetrato nelle varie vite dei brevetti della finlandese, passati di proprietà e suddivisi in diversi portafogli.
I due fronti principali erano la Germania e gli Stati Uniti, dove pure Apple ha denunciato Nokia alle autorità antitrust, ma lo scontro si era moltiplicato quando Nokia ha depositato denunce nei confronti di Cupertino in altri 9 Paesi, tra cui l’Italia.
Al centro dello scontro 40 titoli brevettuali , relativi a soluzioni integrate in display, antenne, chipset e implementate nel software e nell’interfaccia utente, nonché alla base di tecnologie di codifica video, frutto dello sviluppo interno alla finlandese o ottenuti con le acquisizioni di NSN e di Alcatel-Lucent .
Tali tecnologie sarebbero peraltro state offerte in licenza ad Apple e già oggetto di un conflitto e di un successivo accordo di sfruttamento stipulato nel 2011: questo, tuttavia, era durato poco e Cupertino aveva rifiutato le successive offerte di licensing, anche alla luce del moltiplicarsi dei soggetti con cui avrebbe dovuto avere a che fare a causa della cessione da parte di Nokia dei titoli a diverse entità non praticanti, arrivando a un nuovo scontro con la finlandese.
Anche stavolta la bagarre tra le due sembra risolversi senza una decisione nel merito, per la gioia del mercato che ha già premiato Nokia, il cui titolo è cresciuto di 6 punti percentuale in Borsa .
Secondo l’accordo, che resta riservato, Apple accetta di pagare una somma determinata e di sottoscrivere un accordo di licenza che durerà diversi anni. Tornano inoltre negli store online di Apple i prodotti e-health di Nokia (venduti con il marchio Withings), rimossi qualche giorno dopo il deposito della denuncia da parte della finlandese.
Al fine di evitare di ricominciare da capo e vanificare l’incontro faticosamente raggiunto, le due hanno anche dichiarato di “star cercando altre possibili forme di collaborazione” e che terranno incontri regolari tra i propri manager per rimanere coordinate.
Claudio Tamburrino