SoftBank , società del gruppo omonimo, attiva nei settori Tlc, servizi Internet, intelligenza artificiale, robotica (nota per il suo robot Pepper), IoT e tecnologie per energia pulita, ha acquistato da Alphabet (Google) due società operanti nella robotica: Boston Dynamics e Schaft. L’operazione si inserisce nel quadro degli investimenti di Softbank in direzione dello sviluppo delle attività legate alla robotica intelligente . I termini della transazione non sono stati resi noti.
Boston Dynamics ha sviluppato alcuni dei più avanzati robot al mondo (BigDog, Atlas, Spot e Handle), che si caratterizzano per agilità, percezione e intelligenza . Schaft è un’azienda giapponese fondata nel 2012 nei laboratori JSK Robotics dell’Università di Tokyo da Yuto Nakanishi, Junichi Urata, Narito Suzuki e Koichi Nishiwaki. Entrambe le società erano state acquistate da Alphabet nel 2013.
In una comunicazione ufficiale, il presidente e CEO di SoftBank, Masayoshi Son ha dichiarato che “la robotica intelligente sta diventando un driver chiave nell’evoluzione della Information Revolution e Marc (Raibert, CEO e fondatore di Boston Dynamics, ndr ) e il suo team sono sicuramente i pionieri nei robot dinamici avanzati”.
Dal canto suo, Marc Raibert ha aggiunto di condividere con SoftBank “la certezza che i progressi nella tecnologia possano andare a beneficio dell’umanità. Portiamo avanti la collaborazione con SoftBank per spingere i limiti di ciò che i robot avanzati possono fare e per creare applicazioni utili in un mondo più intelligente e più connesso”.
Fra le due aziende appena acquisite da SoftBank, Boston Dynamics è quella che finora si è dimostrata più vivace, dando alla luce una serie di robot simili ad animali e presentandoli al pubblico con video nei quali si possono vedere attraversare ogni tipo di terreno e rialzarsi prontamente dopo essere caduti.
Ricordiamo inoltre che nel settembre dello scorso anno, il gruppo SoftBank ha acquisito il leader mondiale nel settore dei semiconduttori, ARM Holdings, in una operazione da 24 miliardi di dollari. È evidente dunque che la strategia sia quella di puntare fortemente sulla robotica e le AI, portando in seno al gruppo tutto il necessario per realizzare i progetti futuri senza dipendenze da player terzi.
Pierluigi Sandonnini