Dopo le vaghe dichiarazioni di intenti propinate al pubblico nel corso del Computex 2017 , finalmente AMD ha deciso di fare sul serio anche per quanto riguarda le nuove GPU : le Radeon basate su architettura Vega arriveranno ad agosto, con un’offerta che al momento comprende due schede acceleratici discrete e la promessa di giocarsela alla pari – nel migliore dei casi – con la GeForce GTX 1080 di NVIDIA.
Vega è la GPU di nuova generazione con cui AMD vuole sfidare lo strapotere – al momento quasi assoluto – nelle prestazioni e nelle vendite delle GeForce NVIDIA basate su architettura Pascal (GTX 10X0), con due modelli commercializzati rispettivamente sotto il nome di Radeon RX Vega 64 e Radeon RX Vega 56 .
L’architettura Vega è la prima tecnologia Radeon realizzata con processo produttivo a 14 nanometri , ci tiene a sottolineare AMD ; RX Vega 64 è equipaggiata con 64 compute unit e 4096 stream processor, mentre RX Vega 56 include 56 compute unit e 3584 stream processor; la memoria VRAM da 8GB (HBM2) è comune per entrambe le schede.
Di Radeon RX Vega 64 verranno commercializzate due versioni differenti, una con raffreddamento a liquido e l’altra raffreddata ad aria: la scheda raffreddata a liquido dovrebbe rappresentare l’implementazione completa delle capacità dell’architettura Vega, offrendo 13,7 TFLOPS di performance di picco e frequenze di funzionamento piuttosto spinte.
AMD sottolinea le qualità di Vega non solo sul fronte delle prestazioni ma anche per quanto il riguarda il supporto alle API DirectX 12 , che a dire della corporation è il più completo del mercato e quindi superiore alla succitata architettura Pascal di NVIDIA. Anche la memoria HBM2 dovrebbe fare la sua parte, mentre per quanto riguarda i pressi si parla di 600 dollari USA per la Radeon RX Vega 64 raffreddata a liquido, 500 dollari per la versione raffreddata ad aria e 400 dollari per Radeon RX Vega 56.
Un’ulteriore declinazione “professionale” dell’architettura Vega arriverà poi a settembre sotto forma di Radeon Pro WX 9100 e Radeon Pro SSG , anche se è oramai indubbia la volontà di AMD di “far male” ai business della concorrenza – o per lo meno di migliorare i suoi, di conti, come in parte è già successo – nel mercato dei chip per consumatori mainstream.
Su questo fronte, oltre a Vega, nell’agosto di Sunnyvale arriva l’ennesima nuova proposta appartenente alla famiglia Ryzen Threadripper: alle CPU “ultra-core” presentate in precedenza ( 1950X, 1920X ) si aggiungerà presto 1900X , un microprocessore che riduce il numero di core computazionali integrati (dai 16/12 dei modelli precedenti a 8, con 16 thread logici visibili al sistema operativo) ma include lo stesso numero di piste PCIe dei suoi fratelli maggiori (64) e aumenta sensibilmente la frequenza di funzionamento fino a 3,8GHz e 4,00GHz in modalità “Turbo”.
Ryzen Threadripper 1900X dovrebbe insomma offrire le migliori prestazioni nelle applicazioni a singolo thread (e quindi nei videogiochi poco ottimizzati per i sistemi multi-core) della famiglia Ryzen, al prezzo concorrenziale – rispetto alla CPU Core i7-7820X di Intel, che costa 50 dollari in più – di 559 dollari USA. Non guasta, infine, il design ricercato e quasi “retro-futuristico” del box scelto da AMD per l’immissione sul mercato al dettaglio dei nuovi chip Threadripper.
Alfonso Maruccia