Secondo fonti anonime vicine ai fatti il nome più probabile per il ruolo di CEO di Uber è quello di Jeff Immelt , ex amministratore delegato di General Electric (GE).
L’ex CEO di Uber Travis Kalanick è stato costretto alle dimissioni dal consiglio d’amministrazione dopo che si è trovato al centro di una serie di cause e veri e propri scandali : la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la denuncia di uno dei suoi maggiori investitori nonché membro del Consiglio, Benchmark. Tuttavia la posizione di Kalanick era compromessa da mesi, una situazione insostenibile anche alla luce delle problematiche strategiche e legali che la startup del car sharing deve affrontare in tutto il mondo.
Nella burrascosa vicenda Kalanick, dunque, Uber sembra ora cercare riparo nell’esperienza di un manager consolidato: ha il supporto di Arianna Huffington (che era stata anche tra i possibili candidati) e di altri direttori, nonché quello di Benchmark che – nonostante la causa – resta all’interno del Consiglio d’Amministrazione (così come lo stesso Kalanick) e considera Immelt non il candidato perfetto, ma uno in grado di occuparsi delle diverse situazioni altamente problematiche che prevedono per la compagnia.
Immelt, che ha dato le sue dimissioni da CEO di GE lo scorso primo agosto, sembra inoltre raccogliere il consenso degli investitori e di Wall Street nonostante le critiche degli investitori GE che lo accusano di aver lasciato la compagnia con un valore inferiore rispetto a quanto l’aveva presa: un fattore particolarmente importante se si concretizzeranno le intenzioni di Uber di sbarcare in borsa in pochi anni.
Per sapere chi sarà il prescelto tra la rosa di candidati finalisti (due attuali dirigenti che apparentemente non prevede alcuna donna), in ogni caso, non resta che aspettare due settimane : questo il tempo che si prenderà ora il Consiglio d’Amministrazione per prendere l’attesa decisione.
Claudio Tamburrino