In attesa della rivoluzione prossima ventura del computer quantistico , i colossi dell’IT sperimentano con una tecnologia che, almeno per il momento, continua a rappresentare una promessa molto lontana nel tempo. Tra le aziende interessate al potenziale business dei qubit c’è ovviamente anche Intel, che in questi giorni ha appunto tirato fuori dal cilindro un nuovo chip avanzato da dare in pasto ai ricercatori specializzati.
La novità annunciata da Santa Clara è un chip superconduttivo equipaggiato con 17 qubit (gli elementi fondamentali di un chip quantistico), un processore sperimentale che migliora in maniera sensibile il design delle precedenti generazioni ed è pronto per i test che vorranno compiere gli esperti di QuTech, azienda olandese partner di Intel per il calcolo quantistico.
In uno spazio corrispondente alle dimensioni di una moneta da 25 centesimi di dollaro, dice Intel, il chip superconduttivo può sfoggiare una nuova architettura più affidabile , con una migliore performance termica e minore interferenza radio tra i qubit , uno schema di interconnessione scalabile che incrementa fra le 10 e le 100 volte il numero di segnali in entrata e in uscita, e l’uso di materiali avanzati per un processo produttivo migliorato.
Come tutti i chip quantistici, anche quello di Intel continua a necessitare di condizioni di laboratorio ben definite – a cominciare da una temperatura molto vicina allo zero assoluto. In tal senso, la partnership con QuTech avviata nel 2015 serve proprio a ottimizzare il processo di sperimentazione delle caratteristiche del chip.
Alfonso Maruccia