Hackerare navi è un gioco da ragazzi

Hackerare navi è un gioco da ragazzi

Un penetration tester dimostra come sia possibile accedere ai sistemi informatici delle navi, sfruttando l'assenza di sicurezza dei dispositivi di comunicazione satellitari
Un penetration tester dimostra come sia possibile accedere ai sistemi informatici delle navi, sfruttando l'assenza di sicurezza dei dispositivi di comunicazione satellitari

Il penetration tester Ken Munro ha pubblicato un articolo in cui descrive l’arretratezza della security awareness per quanto riguarda le telecomunicazioni in ambito navale .

L’esperto di sicurezza paragona la situazione attuale a quella relativa ai sistemi automatici di controllo di diversi anni fa, in cui la sicurezza era pressoché assente, con l’attenuante della presenza di reti isolate e proprietarie.

nave hackerata

La situazione descritta è allarmante e surreale: i passi effettuati sono estremamente semplici e hanno richiesto un quantitativo mimino di Open Source Intelligente (OSINT) : su Shodan , motore di ricerca per l’Internet of Things , sono disponibili numerosi riferimenti a portali di accesso di Inmarsat, privi di SSL e TLS.

Munro è riuscito ad accedere anche ai dati di un’antenna satellitare, ottenendo informazioni dal sistema Cobham Sailor 900, per il quale esiste un exploit noto che consente la remote code execution ; le credenziali di default, inoltre, sono admin - 1234 , anche se Munro non ha verificato che siano state cambiate.

Sempre attraverso Shodan sono disponibili diversi terminali CommBox prodotti da KVH Industries. Anche in questo caso SSL e TLS sono assenti; la situazione diventa imbarazzante nel momento in cui risulta possibile accedere al nome della nave, alla configurazione della rete e all’anagrafica degli utenti connessi direttamente dalla home page, senza fare login. Partendo da questi dati, Munro è riuscito facilmente a localizzare la nave e a rintracciare su Facebook uno dei marinai .

commbox login

La risoluzione delle problematiche riscontrate è banale e ricade sia sui produttori che sugli utilizzatori dei software. Come prima cosa, i sistemi di comunicazione satellitari devono essere messi in sicurezza : i protocolli SSL e TLS devono essere sempre presenti; vanno poi implementate politiche per il cambiamento delle credenziali di default alla prima configurazione del dispositivo, con opportuni controlli sulla robustezza .

Elia Tufarolo

Fonte Immagini: 1 , 2

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Pubblicato il
17 ott 2017
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