Google, tra le nuvole con Cisco

Google, tra le nuvole con Cisco

Mountain View stringe un'alleanza strategica con Cisco per contrastare Microsoft e Amazon sulle soluzioni cloud. La proposta messa sul tavolo per differenziarsi dai competitor è di tipo "ibrido"
Mountain View stringe un'alleanza strategica con Cisco per contrastare Microsoft e Amazon sulle soluzioni cloud. La proposta messa sul tavolo per differenziarsi dai competitor è di tipo "ibrido"

Google Cloud e Cisco hanno annunciato una partnership per portare sul mercato soluzioni cloud.

Le due parlano di soluzioni cloud ibride , intendendo cioè che si pongano a metà strada, o meglio come intermediari, tra le soluzione della piattaforma Google Cloud e i software on-premise, ovvero quelli installati ed eseguiti direttamente in locale e che con Cisco hanno un’impostazione orientata all’impresa sia dal punto di vista della gestione di rete che delle questioni di sicurezza.

In pratica si tratterebbe di uno strumento per far girare e controllare i carichi di lavoro e gestire i dati tra le diverse postazioni dove sono contenuti, favorendo una comprensione di come e dove girano i software ed evitando i cosiddetti “vendor lock in”, ovvero il pericolo che un’azienda o un utente si trovi legata ad un determinato imprenditore perché l’esportazione dei dati dalla sua ad un’altra piattaforma risulterebbe troppo costosa.

Come spiega il CEO di Cisco Chuck Robbins: “La partnership con Google punta ad offrire ai nostri clienti il meglio del cloud con la scalabilità, la sicurezza e il supporto delle soluzioni pensate per le aziende”.
Per Cisco si tratta d’altra parte di una soluzione quasi logica: da tempo sta muovendo il suo carico di lavoro da data center privati ad ambienti cloud come Google Cloud; per Mountain View si tratta invece dell’occasione per avvicinare i propri servizi alle aziende.

Oltre a tale commistione di obiettivi, ruolo centrale nella loro collaborazione sarebbe svolto da Istio, strumento open source rilasciato a inizio anno e che aiuta a gestire micro-servizi attraverso quello che gli sviluppatori chiamano “service mesh network”: proprio tramite di esso puntano a fornire uno strumento uniforme per connettere e gestire i micro-servizi.

L’ altro fattore che ha certamente spinto Google e Cisco a collaborare è la competizione nel settore: in particolare la sfida all’infrastruttura cloud di Amazon e all’ambiente cloud di Microsoft Azure.

Le due stanno lavorando per portare la nuova soluzione sul mercato nella prima parte del 2018 e inizialmente solo per “un limitato numero di clienti”, con l’obiettivo di esordire per l’intero mercato entro la fine dello stesso anno.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
27 ott 2017
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