Microsoft spinta dal cloud

Microsoft spinta dal cloud

I conti trimestrali di Redmond superano le aspettative e il management incensa la crescita dei servizi telematici. Record per i sottoscrittori di Office in abbonamento, e il futuro è ovviamente sempre più "cloud"
I conti trimestrali di Redmond superano le aspettative e il management incensa la crescita dei servizi telematici. Record per i sottoscrittori di Office in abbonamento, e il futuro è ovviamente sempre più "cloud"

Microsoft ha comunicato le performance finanziarie per il primo trimestre dell’anno fiscale 2018, periodo che si è concluso lo scorso 30 settembre e che ha permesso alla corporation di incamerare risultati positivi su tutta la linea . A spingere l’azienda è il business telematico e la prospettiva futura è sempre più cloud , con buona pace di chi subirà la tagliola delle future ristrutturazioni .

Lasciando da parte i discorsi sul futuro, i numeri di Microsoft fotografano un business in ottima salute : i ricavi degli ultimi tre mesi ammontano a 24,5 miliardi di dollari, un +12 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; mentre i profitti operativi sono pari a 7,7 miliardi di dollari (+15 per cento anno-su-anno) e quelli netti sono 6,6 miliardi (+16 per cento).

Il CEO Satya Nadella brinda al risultato superiore alle aspettative , con un superamento dell’obiettivo trimestrale di 20 miliardi di dollari nel nuovo corso cloud che l’azienda si era data due anni or sono a discapito delle polemiche di Steve Ballmer sul modo in cui i guadagni vengono calcolati .


Per quanto riguarda i singoli ambiti in cui Microsoft ha da tempo suddiviso il proprio business, nel primo trimestre dell’anno fiscale la crescita maggiore è stata registrata nei Productivity and business processes con un +28 per cento per servizi e prodotti quali Office, Skype, Exchange e LinkedIn. Il social network da solo ha portato 1,1 miliardo di profitti e nel complesso la divisione vale 8,2 miliardi di dollari.

Crescita sostenuta anche per il reparto Intelligent cloud , con Azure, SQL Server, Windows Server e il supporto aziendale a raggiungere 6,92 miliardi di dollari con un +14 per cento anno-su-anno; il gruppo More Personal Computing , infine, vale a dire le licenze di Windows, Xbox, Surface e Bing, è risultato sostanzialmente statico anche se con i suoi 9,4 miliardi di dollari rappresenta ancora la fetta più consistente del business di Redmond.

Il nuovo corso imposto da Nadella non è in ogni caso in discussione, Microsoft ha deciso che il suo futuro è nelle licenze e negli abbonamenti per i servizi cloud e gli utenti per il momento le danno ragione: il business aziendale di Office 365 ha raggiunto i 120 milioni di abbonati , generando ricavi superiori a quelli ottenuti tramite la commercializzazione della versione Internet-indipendente della suite di produttività per eccellenza.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
30 ott 2017
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