Guerra legale fra anti-malware

Guerra legale fra anti-malware

La società di Spyhunter se la prende con Malwarebytes perché, a suo dire, impedisce il normale funzionamento del software. Negli USA, la stessa causa non ha avuto alcun risultato concreto
La società di Spyhunter se la prende con Malwarebytes perché, a suo dire, impedisce il normale funzionamento del software. Negli USA, la stessa causa non ha avuto alcun risultato concreto

Enigma Software Group , società sviluppatrice di un tool anti-malware chiamato SpyHunter 4, ha denunciato in terra francese MalwareBytes. La colpa della software house californiana sarebbe quella di aver preso di mira SpyHunter 4, con Malwarebytes Anti-Malware impegnato a rimuovere l’utility concorrente senza alcuna ragione valida.

Malwarebytes ha in effetti classificato SpyHunter come software potenzialmente indesiderabile (Potentially Unwanted Program o PUP), e in rete alcuni utenti si lamentano – oltre che per la qualità del software – dell’impossibilità di disinstallare il tool, il rinnovo automatico – e non desiderato – della licenza e altro ancora.

Ufficialmente, SpyHunter è un programma del tutto legittimo che può vantare buone raccomandazioni nelle comparative del software anti-malware (AV-Comparatives, AV-Test), di certo Malwarebytes non la pensa alla stessa maniera e preferisce trattare il tool concorrente come un PUP qualsiasi.

In passato Enigma Software aveva già denunciato Malwarebytes nelle corti americane, ma la causa si era conclusa con un nulla di fatto e il giudice aveva stabilito il “diritto” per Malwarebytes di rimuovere o bloccare tutto il software che voleva.

Ora l’azienda ci riprova in Francia , sostenendo che le pratiche commerciali di Malwarebytes sono inique perché limitano la libertà di scelta dei consumatori di quel paese. Le azioni di Malwarebytes contribuiscono altresì a mettere a rischio la sicurezza degli utenti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
24 gen 2018
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