Beatallica: webmasters of puppets

Beatallica: webmasters of puppets

Ovvero come un gruppo emergente si diverte e arriva al successo via internet, finendo per distribuire tutta la propria musica online, via web e ora anche attraverso i torrenti del peering
Ovvero come un gruppo emergente si diverte e arriva al successo via internet, finendo per distribuire tutta la propria musica online, via web e ora anche attraverso i torrenti del peering

Roma – Gentile Punto Informatico, seguo con interesse le vicende riguardanti l’intreccio della musica e l’internet. Ultimamente mi è stato segnalato il sito di un gruppo di ragazzi ( http://www.beatallica.com ) che pare stiano riscuotendo un grande successo: questi hanno unito la musica dei Beatles e dei Metallica (!!) per scherzo, in occasione di un cover-festival e poi hanno proseguito a parodiare fino a comporre 2 interi album che distribuiscono via internet completamente gratis; sia per ovvi motivi legali (leggi: non vogliono nemmeno iniziare ad invischiarsi con gli azzeccagarbugli), sia perchè gli sta bene così, evidentemente.

Evidentemente, dico, perchè una volta accortisi del grande successo che hanno, avrebbero anche potuto contattare i legali dei Metallica e dei Beatles, pagare i diritti e godersi la fama o farsi un giro sul treno del mercato musicale, senza alcun problema.

Il successo, tecnicamente, sul loro sito, si è riflesso in una saturazione di banda senza precedenti… eppure non hanno mollato, non hanno ceduto in qualità o altro, ma non avendo di certo soldi per aumentare i servizi non si sono ritirati. Anzi, tutt’altro!

Betallica Oltre al download http dei singoli mp3 (con mirrors, naturalmente – e non wma o altri formati che limitano la libertà dell’utente con lucchetti tipo DRM), hanno aggiunto i torrent sia dell’intero album in formato mp3, sia (udite udite) dell’intero album in formato lossless FLAC, linkando sia ai client bittorrent (2 per Windows, e uno per MAC/unix) sia a FLAC (dove, ironia della sorte, noto che i Metallica stessi distribuiscono bootleg – anche se non ha molto senso usare questa parola – con questo formato), fornendo quindi tutto il necessario per imparare (non ci vuole poi molto) come usufruire di tutto quel che mettono a disposizione… con un occhio quindi anche al “deep linking”. Tutto viene distribuito sotto Creative Commons .

Bittorrent è nato proprio per questo ma pare che lo stiano usando solo i “più piccoli”. È vero, non è già compreso nei browser, ma ci vogliono pochi secondi ad aggiungerlo.

Pensate ai problemi di banda che si potrebbero risparmiare tutti quelli che distribuiscono free download… personalmente lo vedrei diffuso tanto quanto un Adobe Reader… e invece così non è. Ad ogni modo, che il gruppo in questione piaccia o no, credo che – per chi ha scelto quel tipo di distribuzione – questa sia la modalità migliore!

Lettera firmata

Ciao
grazie per la segnalazione. Segnalo a mia volta un link che può essere utile dall’area Download di PI dove si parla, appunto, di quel gioiellino di BitTorrent
Ciao, Lamberto Assenti

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Pubblicato il 20 apr 2004
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