Londra – Ci sono Regno Unito, Canada, Stati Uniti ed Australia dentro una nuova task force internazionale tesa a proteggere i bimbi e i minori in Internet più che a scovare la criminalità che sfrutta gli abusi pedopornografici.
I quattro paesi, alleati anche in altri sistemi di sorveglianza come Echelon , hanno firmato un accordo per monitorare assieme la rete 24 ore su 24, fornendo una presenza protettiva che dovrebbe, a loro dire, essere rassicurante .
Ad illustrarlo ai reporter è stato un funzionario britannico che ha parlato di una “presenza di polizia 24 ore su 24 in rete”. Il cybercop della National Crime Squad britannica ha anche voluto sottolineare che non c’è alcuna intenzione di “avere un poliziotto in ogni chat room” ma di formare una forza di tutela che possa funzionare anche come deterrente per le attività di certi criminali in rete.
Il progetto e l’accordo sono emersi nel corso di una tre giorni in cui le polizie dei quattro paesi si sono riunite. Sebbene saranno relativamente ridotte le risorse disponibili per un’operazione di questo tipo, la sua stessa esistenza potrebbe, secondo gli esperti, portare notevoli benefici.
Il tutto avverrebbe nel segno della trasparenza . Secondo quanto riportato sull’argomento da Reuters , infatti, si starebbe persino pensando ad una sorta di piccolo ma visibile logo capace di indicare la presenza di un monitoraggio della polizia in una determinata chat room.
“La gente – ha peraltro assicurato il cybercop inglese – si sente più sicura quando c’è la polizia. Solo questo conta. Non si tratta di Grandi Fratelli, qui si parla di rassicurare attraverso la visibilità”.