Roma – Per diffondere le proprie creature di bit e byte i creatori di virus non esitano a far leva sulle curiosità più morbose dell’utenza, inclusa la presunta morte di Osama Bin Laden.
Negli scorsi giorni un messaggio apparso su oltre 30.000 newsgroup pretendeva di mostrare, cliccando su di un link, le foto del suicidio del fondatore di al-Qaeda. Al posto delle foto, però, si trovava un cavallo di Troia, noto come Hackarmy , utilizzabile da un cracker per prendere il pieno controllo di un PC.
Sophos ha spiegato che il trojan è in circolazione già da tempo ed è incapace di propagarsi autonomamente.
Il messaggio diffuso in Internet affermava che il corpo impiccato di Bin Laden era stato scoperto da alcuni giornalisti della CNN. Il Governo statunitense è a caccia del noto terrorista dal 2001, attribuendogli la responsabilità, fra gli altri, dell’attacco al World Trade Center e al Pentagono avvenuto l’11 settembre di tre anni fa.
Non è la prima volta che gli autori di virus prendono a prestito il nome di Bin Laden. Nel novembre del 2001 venne avvistato un worm che, per diffondersi, utilizzava un file “.exe” il cui nome iniziava proprio con la parola “binladen”.