Scrivo queste prime righe alle 23:00 di martedì 18 luglio 2000…
Domani pomeriggio Steve Jobs svelerà tutti i misteri che si sono infittiti intorno alla maggiore manifestazione del mondo Apple: il Mac World Expo di New York.
Probabilmente chi usa un “normale” PC-Wintel non riesce a spiegarsi il perché di tanto parlare, tanta attesa e tanto entusiasmo intorno ad una manifestazione simile. Il mondo Macintosh è un universo a parte, dove ogni utente si sente quasi parte di Apple stessa, ed è per questo che tutti sono in attesa di una nuova macchina, un nuovo software, una nuova follia di Jobs, che sicuramente col suo carisma ha contribuito ad aumentare l’interesse intorno a questo avvenimento. Certo, potremmo anche parlare male di Apple, del ritardo di MacOS X, del ritardo delle localizzazioni, dei suoi modi di fare che spesso sembrano controproducenti (vedi, ultimo solo in ordine temporale, la chiusura di MacCards), eppure tutte queste considerazioni sembrano svanire nei giorni che precedono l’Expo.
Tutti i maggiori siti azzardano le più improbabili indiscrezioni e sembra quasi che ci sia una gara tra le loro previsioni e le smentite (o le censure) di Apple. Quest’anno, ancor più che in passato, Apple è riuscita a mantenere il più assoluto silenzio, e anche se alcune previsioni generali (come un nuovo iMac) si possono dare quasi per certe, i particolari sono più che mai sfuggenti. Spero che tutto questo mistero serva a celare qualcosa di veramente importante, altrimenti Apple farebbe una figuraccia… Per quanto mi riguarda avevo promesso di non fare previsioni (ed infatti questo articolo uscirà solo dopo l’Expo) ma di fronte a tante indiscrezioni i pensieri volano e quello che più mi ha fatto pensare è il fantomatico iCube. Ammesso che venga davvero presentato, cosa potrà mai essere una macchina del genere? La forma farebbe pensare a un nuovo tipo di G4, ma le dimensioni (un cubo con lo spigolo di 8″) mi sembrano troppo ridotte per una macchina che debba essere anche espandibile. Il nuovo iMac? Questa sembra un’ipotesi più realistica: verrebbe abbandonata la filosofia dell’all-in-one, ma la nuova tastiera e il nuovo mouse senza fili (sempre indiscrizioni) non intaccherebbero la filosofia della semplicità, le dimensioni sarebbero comunque contenute (cioé l’espandibilità sarebbe pari a zero), il costo sarebbe inferiore (vista la mancanza del monitor) e chi era scettico sul piccolo monitor da 15″ potrà collegarci quello che più gli piace (magari l’altrettanto vociferato LCD 16:9 da 18″). Più ci penso più quest’idea mi piace… forse mi piace troppo per essere vera… Mi fermo qui, non voglio neanche parlare di iMovie2, di QuickTime 5, di un iMac (o iCube?) con DVD-RAM, delle nuove schede ATI (che pare siano quasi una certezza), di un nuovo iBook, di G4 multiprocessore (visto che da Motorola non arrivano G4 a velocità elevate) o della beta di MacOSX; mi riprometto comunque di aggiornare questo file durante il Keynote, per i commenti a caldo, e ancora più tardi, per dei commenti più meditati.
Mercoledì 19, ore 15.10
Il keynote inizia con qualche minuto di ritardo; lo seguo direttamente in QTstreaming. Eviterò di discutere dettagliatamente tutto quello che viene presentato: lo avranno già fatto centinaia di siti e comunque tutti i dettagli saranno disponibili al sito di Apple. Si comincia col nuovo mouse ottico e la nuova tastiera: il mouse è fantastico, senza bottoni, interamente clicckabile, trasparentissimo; la tastiera segue lo stesso design ed è di dimensioni “normali”. Ho già sbagliato la prima previsione: i dispositivi non sono wireless… Ecco che arriva qualcosa di più succulento: G4 biprocessore (escluso il modello base) allo stesso prezzo dei precedenti! Segue il rituale test con Photoshop dove le nuove macchine ridicolizzano i Pentium III a 1 GHz. E siamo a una semi-previsione azzeccata.
Si parla un po ‘ di software. La beta di MacOS X viena annunciata per settembre; Microsoft presenta il nuovo Office (disponibile da ottobre) e una gradita sorpresa: tutti i giochi di MS saranno disponibili per MacOS, compresi quelli della neo-acquisita Bungie.
Si torna a parlare di hardware ed ecco il nuovo iMac… nuovo? Beh, la dotazione è più ricca, i prezzi più bassi e i colori diversi (vedo tra l’altro un terribile Snow…), ma la macchina è sempre quella: niente DVD-RAM, niente monitor da 17″, niente iCube. Fortunatamente gli HD sono molto più capienti, e questo è un grosso vantaggio per il settore su cui punta Apple: il video digitale. Ed ecco infatti spuntare la nuova versione di iMovie: nulla da dire, è un software fantastico, molto più potente e versatile della versione precedente, finalmente venduto anche come pacchetto singolo e disponibile su tutte le macchine (non solo sugli iMac).
Una breve escursione sui nuovi iTools (poco interessanti per la nostra situazione telefonica) ed ecco che Jobs si prepara a qualcosa di sicuro effetto: la griglia delle quattro fasce di mercato si allarga ed eccolo che spunta il fantomatico e tanto chiacchierato Cubo: esiste davvero!, ma non si tratta di un iCube, bensì di un PowerCube. Jobs è riuscito a sorprenderci un’altra volta… Il Cube è semplicemente fanatstico, fornito con nuovi speaker Harman Kardon a un prezzo che forse è un po ‘ altino… (previsone personale azzeccata a metà).
Ultima spazio dedicato ai nuovi monitor che riprendono la linea dell’Apple Cinema Display (lo stupendo monitor a cristalli liquidi da 22″) e il keynote si conclude verso le 17 con un filmato pubblicitario sul nuovo gioiellino di casa Apple.
Giovedì 20, ore 23:00
Ho voluto far passare un po ‘ di tempo per commentare quello che ho visto ieri. Si è trattato sicuramente di uno degli Expo più ricchi della storia di Apple visto che la linea desktop è stata interamente rinnovata, al di là di ogni previsione. Ogni singola novità rappresenta qualcosa di molto interessante. I G4 biprocessore allo stesso prezzo dei precedenti sono a mio avviso la mossa più azzeccata, il nuovo mouse sembra fantastico, iMovie è diventato uno strumento semi-professionale venduto a un prezzo consumer, il PowerCube (ingegneristicamente ed esteticamente parlando) è un vero e proprio gioiello tecnologico. Eppure c’è qualcosa che non mi quadra… Per prima cosa gli iMac: 4 modelli sono troppi, soprattutto considerando il fatto che i vecchi modelli erano in calo di vendita e quelli non portano con sé nulla di innovativo; c’è di buono che il modello base ha un prezzo molto competitivo e i modelli top hanno finalmente HD di capienza adeguata per poter sfruttare al meglio il nuovo iMovie.
Passiamo ai PowerCube: tutto di buono si può dire tranne che siano economici, visto che a livello di prezzo si vanno a sovrapporre ai Power Mac G4. Sarebbe stato molto meglio se si fossero collocati su una fascia di prezzo intermedia, tra gli iMac e i G4. Sui G4 nulla da dire, ma se facciamo i conti ci ritroviamo con un’offerta di ben nove macchine, una complicazione della linea che va un po ‘ contro la filosofia adottata fin’ora da Jobs. Personalmente avrei preferito ritrovarmi con due iMac, due CubeG4 e due G4 multiprocessore, ben distinti come fasce di prezzo; in alternativa, forse un po ‘ azzardata, avere degli iCubeG3 a basso costo in sostituzione dell’iMac (e questa forse potrebbe essere una soluzione futura).
Al di là di queste mie perplessità, il MacWorldExpo di quest’anno è stato un avvenimento di rilevante importanza per il mondo Macintosh, le cui novità faranno parlare di se ancora per molto tempo. Mi aspetto a breve un rinnovamente simile anche sulla linea dei portatili, tantopiù che allargando la griglia dei prodotti rimane un “buco virtuale” da affiancare a iBook e PowerBook. Potrebbe anche essere l’AppleExpo di Parigi (settembre) l’inusuale palcoscenico per la prossima innovazione, in modo tale da arrivare a gennaio con una linea hardware completamente nuova, pronta per accogliere nel migliore dei modi il tanto atteso MacOS X.
Infine, rimane ancora un’ombra sugli avvenimenti di mercoledi… Tutti si aspettavano una nuova scheda grafica: secondo alcuni la nuova ATI, secondo altri una scheda di nVidia. Invece non è arrivato nulla, anche se sui cartelli con le specifiche dei PowerCube di intravede una ATI-Radeon cancellata con la biro! Un punizione (pare) che Jobs ha voluto infliggere alla ATI per aver spifferato qualche iniscrezione di troppo il giorno precedente all’Expo. Non possiamo che sperare in una rapida riappacificazione…